Descrizione del progetto
La mission delle Medical Humanities (da qui in poi MH) è quella di focalizzarsi sulla tutela e sulla cura della salute intesa come responsabilità collettiva, coinvolgendo i sistemi politici di welfare state e welfare market. Pertanto, sono prese in considerazione, non solo le finalità della scienza, la formazione e l’esercizio della professione di tutti i protagonisti dell’ambito della ricerca e dell’assistenza sanitaria ma, altresì, il ruolo e i compiti di chi organizza il sistema e gli strumenti utili alla tutela della salute. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), riconoscendo che “la pandemia da Covid-19 ha confermato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macroeconomica dei servizi sanitari pubblici” (PNRR, Missione 6), ha segnalato, così, il passaggio da un modello patogenico, incentrato essenzialmente sullo studio delle cause di malattia, ad uno salutogenico, ed evidenziando le componenti personali e ambientali in grado di produrre salute. Pertanto, è evidente come questo punto di vista sulla salute richieda ora competenze curriculari sempre più specifiche e il riconoscimento dei diritti umani suggerisce un dialogo sempre più attivo tra i professionisti della cura e i policy makers. Il punto focale si sposta, perciò, da uno stato di fatto, quale la presenza di una malattia, a uno auspicabilmente realizzabile, ossia quello di benessere. A partire da tali premesse si propone il presente piano di studi per un dottorato in Medical Humanities And Welfare Policies, mirando a colmare i divari tra le scienze umanistico-sociali e le professioni mediche ed individuare un nuovo framework per la promozione di un benessere che favorisca anche l’inclusione sociale e l’empowerment di comunità. In tale prospettiva, il dottorato propone, dunque, lo sviluppo di specifiche competenze nell’elaborazione, promozione e introduzione di mezzi incentrati sull’inclusione e l’empowerment sia, rispetto a network e comunità di pratiche locali, sia, in riferimento ad esperienze di condivisione multiculturale. Dunque, il fine è quello di definire processi e metodi per l’individuazione, l’introduzione ed il mantenimento di benessere diffuso a corrispettivo sociale, ovvero finalizzato al conseguimento di uno sviluppo economico e sociale sostenibile anche dal punto di vista ambientale, concentrandosi, altresì, sullo sviluppo di competenze in grado di gestire e far fronte alla complessità dei fenomeni odierni.
Obiettivi del corso
Il dottorato in Medical Humanities And Welfare Policies assume l’obiettivo di formare figure altamente specializzate. Queste ultime, difatti, saranno esperti in materia di strumenti di policy e tecnologici per la riduzione delle disuguaglianze, occupandosi del contrasto alla povertà relativa ed assoluta e della pianificazione di politiche attive del lavoro. Le competenze maturate creeranno dei professionisti in grado di accompagnare le aziende del terzo settore e delle PA nella realizzazione del PNRR ma, soprattutto, di garantire il follow up al termine del periodo di programmazione. Il dottorato in Medical Humanities And Welfare Policies, dunque, intende rispondere alle sfide a cui sono chiamati i territori che più patiscono il divario territoriale. Ad esso sottendono numerosi obiettivi, i quali possono essere esplicitati come segue:
Promuovere l’inclusione sociale e le pari opportunità nell’accesso alle cure sanitarie, favorendo la conoscenza e l’applicazione delle MH nelle pratiche di cura e nei programmi di formazione degli operatori sanitari.
Sviluppare soluzioni innovative per ridurre le disuguaglianze territoriali e migliorare la coesione sociale ed economica.
Favorire una maggiore comprensione delle dinamiche sociali, identitarie ed economiche che influenzano la salute e il benessere delle persone per offrire soluzioni efficaci e sostenibili, atte a migliorare il welfare dei singoli e delle comunità.
Incentivare l’innovazione digitale nel campo delle MH attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici per migliorare la comunicazione e per facilitare l'accessibilità alle informazioni in ambito sanitario.
Sviluppare soluzioni innovative, sostenibili e money saving per garantire una maggiore connessione tra il sistema sanitario e la rete dell'impresa sociale.
Facilitare l’incontro di figure d’aiuto con quelle di ricerca e di interesse sociologico/antropologico per poter individuare percorsi di cura più vicini alle esigenze del paziente.
Promuovere la diffusione delle conoscenze scientifiche nell’ambito delle MH, attraverso l’organizzazione di eventi scientifici, la partecipazione a progetti di ricerca, la pubblicazione di studi e la collaborazione con istituzioni scientifiche.
Sbocchi occupazionali
Il dottorato in Medical Humanities And Welfare Policies intende fornire le competenze utili ad un ulteriore avanzamento e approfondimento del percorso accademico e/o per favorire l'ingresso (o l'avanzamento di carriera) in centri di ricerca di livello nazionale o internazionale, enti e amministrazioni pubbliche, imprese o società attive nei settori di riferimento del percorso dottorale Pertanto, i dottori di ricerca acquisiranno competenze atte a valutare i risultati della ricerca, identificare o proporre innovazioni tecnologiche a fini scientifici, formativi, comunicativi, dialogando con le diverse figure professionali del settore della sanità. Saranno, così, in grado di sviluppare progetti innovativi e coordinare la raccolta di dati utilizzando metodi propri del campo, integrando gli approcci delle scienze umane, sociali e della salute. Inoltre, la formazione nelle MH potrebbe contribuire a sviluppare maggiore consapevolezza dell'importanza dell’approccio interdisciplinare nella pratica clinica, favorendo un dialogo tra le discipline coinvolte nella cura e nella promozione della salute. Alcuni possibili sbocchi professionali possono riguardare:
La gestione delle Politiche di welfare e delle disuguaglianze economiche e sociali:
ricercatori c/o Centri di Ricerca, istituzioni pubbliche e private
analisti con funzione di supporto conoscitivo per policy makers e governance
consulenti, progettisti e responsabili delle politiche socio-sanitarie territoriali e di welfare, della formazione e dello sviluppo del Capitale Umano • consulenti esperti in valutazione delle Politiche socio-sanitarie, del welfare e delle politiche di riduzione e gestione delle disuguaglianze socio-economiche.
Relazioni Industriali e organismi di concertazione nel TS e gestione delle RU:
ricercatori c/o istituzioni pubbliche/private
coordinatori/dirigenti c/o aziende del TS
responsabili della gestione del personale c/o aziende pubbliche e private
responsabili del TS all'interno dei corpi intermedi
Welfare State e Politiche Sociali:
ricercatori nel campo dello Stato Sociale e della Previdenza
progettisti politiche sociali e sistemi di Welfare
responsabili/consulenti della Previdenza e delle Politiche Sociali.
La formazione delle competenze tecniche, professionali, digitali, relazionali, manageriali personale medico-sanitario:
responsabili formazione in aziende ospedaliere, Case della Comunità, aziende pubbliche/private
progettisti di software e ambienti di apprendimento immersivi per la formazione del personale sanitario
responsabili/consulenti di interfacce SSN-cittadinanza
ricercatori in pedagogia della salute e benessere collettivo.
Il rapporto con il territorio e comunicazione della salute:
responsabili comunicazione nel TS dell’economia sociale e l’assistenza alle persone, anche a carattere scientifico (IRCCS)
progettisti di campagne di informazione/prevenzione legate in particolare agli obiettivi PNRR.
Coerenza con gli obietti del PNRR
Gli obiettivi del PNRR sono, soprattutto, quelli di ridurre le disuguaglianze sia a livello territoriale che a livello sociale, oltre a quelli di mutare la tassonomia dei metodi impiegati per l'organizzazione delle risorse nei territori. Il Programma, pertanto, si propone come fine ultimo quello di potenziare la classe dirigente, riponendo maggiore attenzione alle aree più svantaggiate e che presentano problematiche relative alle capacità progettuali e gestionali delle risorse pubbliche e delle sfide poste dal nuovo paradigma di sviluppo post-pandemia. Più precisamente, le aziende del Terzo Settore e gli Enti locali sono, oggi, in prima linea per contrastare l'aumento delle disuguaglianze e della povertà soprattutto in territori esclusi dai grandi programmi di sviluppo per ragioni storiche e geografiche. Risulta necessario, dunque, sviluppare le competenze per poter preparare una nuova classe dirigente a progettare e introdurre strumenti in grado di garantire livelli minimi dei servizi socio-sanitari. Tali competenze dovranno caratterizzare professionisti capaci di riorganizzare il settore del welfare e delle politiche socio-sanitarie territoriali, nella consapevolezza che questi acquisiranno un peso sempre maggiore anche in relazione all’andamento delle dinamiche demografiche e dell’invecchiamento della popolazione. Gli obiettivi sopra citati sono sono pienamente in linea con le diverse missioni, verticali e orizzontali, del PNRR. Difatti, attraverso i progetti di ricerca dei dottorandi, si potrà, in primo luogo, individuare i modelli da implementare per realizzare le missioni stesse e gli strumenti analitici e di configurazione delle politiche per agevolarle, in secondo luogo, dare sostenibilità alle attività del PNRR e alle azioni di follow up della PA e del terzo settore alle politiche avviate dal PNRR stesso ed infine, elevare i dottorandi a professionisti, i quali si occuperanno di trasmettere i risultati delle ricerche condotte in enti di ricerca verso i soggetti territoriali di riferimento. Più nello specifico, il contributo proposto dal dottorato in Medical Humanities And Welfare Policies è pienamente in linea con la Missione 1, la Missione 2, la Missione 4 e la Missione 5 del PNRR: Rispetto alla prima Missione (M1), con approfondimento specifico sulla componente M1C1, si mira a consolidare non solo le competenze utili a innovare le metodologie di progettazione delle policy all’interno delle PA, ma anche l’inserimento di strumenti digitali per la coprogettazione con le aziende del terzo settore delle politiche di welfare e socio-assistenziali. Rispetto alla seconda Missione (M2), con approfondimento specifico sulle componenti M2C1, M2C2, si vuole predisporre percorsi di formazione e ricerca per consolidare la progettualità sulle politiche attive del lavoro, al fine di ridurre le disuguaglianze e volte a sviluppare progettualità per le nuove professioni legate all’economia digitale e sostenibile. Rispetto alla quarta Missione (M4), con approfondimento specifico sulla componente M4C2, si auspica di rafforzare i rapporti con il territorio e con le aziende del terzo settore. Pertanto, saranno sviluppati progetti di ricerca in accordo con le PA e con le aziende del terzo settore che intercettino fabbisogni e necessità. Saranno, inoltre, previsti percorsi formativi per promuovere le attitudini imprenditoriali dei dottorandi, al fine di supportare la creazione di start-up innovative sul territorio. Infine, rispetto alla quinta Missione (M5), il corso mira a soddisfare tutte le componenti di quest’ultima, mediante la promozione di figure professionali all’interno del sistema socio-sanitario territoriale e del Welfare. Queste ultime contribuiranno alla riduzione del gap strategico e organizzativo all’interno del territorio attraverso le innovazioni ottenute nell’ambito del mondo della ricerca.
Università partner
Università degli Studi di Foggia
Durata prevista
3 anni
Requisiti di accesso
Tutte le lauree magistrali.
Ammissione
L’accesso avviene tramite selezione pubblica mediante l’emanazione di uno specifico bando.