Andrea Tarantino

A cominciare dai primi suoi lavori (a margine delle esperienze di dottorato) sino all’ultima monografia, Andrea Tarantino ha sviluppato ed approfondito un percorso di ricerca che trova coerenza e specificità attorno a tre nodi essenziali: i territori dell’apprendimento esperienziale, l’uso euristico della metafora, una speciale – seppur non esclusiva – attenzione verso l’universo della formazione degli adulti.A questo si aggiungono alcune preferenze metodologiche in gran parte suggerite da altrettante opzioni epistemologiche. La principale è data da una sorta di circolarità ermeneutica fra il piano della elaborazione teorica e quello della esperienza sul campo, nel senso che l’analisi critica cerca sempre una qualche proiezione sull’agire professionale, da cui poi si rilevano indicazioni, stimoli e prospettive che sollecitano ulteriori sviluppi e successive esplorazioni.Il primo impulso per questo andamento circolare viene dalla metafora che in qualche modo funziona, nei saggi di A. Tarantino, come accostamento sincretico e quindi come traccia di riferimento che guida l’agire ed invoca l’analisi e la verifica teorica. Anzi, più la metafora si fa esperienza sul campo, più si enucleano percorsi di analisi critica e di verifica scientifica. Il volume sulla “pedagogia di frontiera” (2023) è in questo particolarmente significativo, anche perché offre supporto per nuove piste di ricerca, indirizzate verso bisogni educativi che la quotidianità nasconde fra i disagi e i rumori del nostro tempo.