Sbocchi lavorativi e professionali dopo una laurea in Scienze dell'Educazione
La laurea in Scienze dell’Educazione ha sbocchi non solo in campo educativo e formativo, ma permette di intraprendere interessanti carriere anche in un contesto aziendale. Chi sta considerando l’idea di iscriversi a questo corso di laurea può proseguire nella lettura per scoprire quali sono i ruoli che si possono ricoprire una volta completato il percorso universitario.
Le opportunità di carriera delle lauree in Scienze dell’Educazione (L19)
La laurea in Scienze dell’Educazione è un corso di primo livello che fa riferimento alla classe L-19. Una volta conseguito il titolo triennale, si può decidere di proseguire la formazione universitaria frequentando un corso magistrale in Scienze Pedagogiche (LM-85) o un master di primo livello in ambito scolastico-educativo, oppure affacciarsi al mondo del lavoro.
Con la laurea triennale in Scienze dell’Educazione è possibile trovare un’occupazione sia in ambito pubblico, collaborando con scuole e istituzioni, sia in ambito privato, lavorando in azienda o intraprendendo una carriera autonoma.
I piani di studio dei corsi in Scienze dell’Educazione si caratterizzano per la presenza di insegnamenti afferenti a diverse discipline di ambito umanistico. Questa varietà permette di acquisire competenze trasversali che possono essere spese in vari ambienti lavorativi.
La figura dell’educatore o del formatore è infatti indispensabile in tutti i contesti in cui c’è bisogno di qualcuno che si occupi dello sviluppo delle competenze e delle potenzialità individuali, familiari e di gruppo, ed è piuttosto richiesta nel mondo del lavoro. Stando alle rilevazioni condotte da Almalaurea, infatti, entro 1 anno dalla laurea ha trovato un’occupazione poco meno dell’80% di chi ha concluso un percorso di studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione.
Quali sono i principali sbocchi professionali da considerare
La laurea L-19 ha sbocchi professionali che permettono di diventare:
Animatore;
Educatore;
Formatore;
Insegnante.
Animatore
Uno degli sbocchi professionali più naturali per chi si laurea in Scienze dell’Educazione è un lavoro nel campo dell’animazione. A seconda delle proprie preferenze, si può decidere di lavorare nel mondo della prima infanzia (lavorando con bambini da 0 a 3 anni), nel campo dell’infanzia (da 4 a 12 anni) o dell’adolescenza (dai 13 ai 19 anni). Questa figura svolge un ruolo molto importante nello sviluppo dei processi educativi e favorisce lo sviluppo delle abilità sociali, relazionali ed espressive di ciascuno.
Educatore
Spesso chi sceglie di frequentare un corso di laurea triennale in Scienze dell’Educazione aspira a diventare educatore socio-pedagogico. Il compito di questa figura è quello di organizzare, sviluppare e gestire progetti educativi indirizzati a bambini e ragazzi, ma anche a famiglie, a gruppi di adulti e a persone che vivono in un contesto sociale disagiato. Si può lavorare, ad esempio, per favorire l’inclusione sociale di persone svantaggiate oppure sviluppare progetti educativi per prevenire e limitare il fenomeno della dispersione scolastica.
Formatore
Uno dei pilastri del percorso formativo in Scienze dell’Educazione riguarda la formazione, individuale e di gruppo. Questo tipo di laurea permette di lavorare in ambito formativo in azienda, ad esempio, occupandosi dello sviluppo delle carriere delle persone impiegate, oppure di lavorare come professionista nel campo dell’orientamento.
Insegnante
Chi vorrebbe diventare insegnante deve fare attenzione e non confondere il percorso di studi in Scienze dell’Educazione con quello in Scienze della Formazione Primaria. Nel primo caso per poter diventare maestri e insegnare nelle scuole secondarie è necessario frequentare un corso magistrale, integrare i crediti formativi richiesti e poi sostenere il concorso. Con il percorso magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, invece, si può accedere direttamente al concorso per l’insegnamento nelle scuole primaria e dell’infanzia e diventare professori.
Tutte queste figure ruotano attorno al mondo dell’educazione. Chi frequenta il corso di laurea in Scienze dell’Educazione acquisisce le competenze necessarie per occuparsi della progettazione di percorsi educativi che rispondono alle esigenze di persone diverse per età, contesto sociale di provenienza e condizione personale. Imparando ad analizzare il contesto, a comprendere le necessità di ciascuno e a definire gli obiettivi da ottenere, si è in grado di mettere a punto un progetto educativo e formativo mirato.
Come scegliere l’offerta formativa giusta in Scienze dell’Educazione
Per scegliere il corso giusto in Scienze dell’Educazione è importante confrontare l’offerta di più università e analizzare in dettaglio le caratteristiche dei diversi indirizzi disponibili. Il corso in Scienze dell’Educazione L19 organizzato dall’Università telematica Pegaso, ad esempio, permette di scegliere tra l’indirizzo finalizzato a diventare educatore professionale socio-pedagogico e l’indirizzo statutario. Anche se i due percorsi hanno numerosi punti in comune, ci sono insegnamenti caratterizzanti ciascun corso che permettono di acquisire competenze specifiche.
Il corso di laurea della classe L-19 prevede la frequenza di insegnamenti soprattutto in ambito psicologico, pedagogico e sociologico. Accanto a corsi prettamente teorici, sono previsti tirocini durante i quali si avrà l’opportunità di mettere in pratica la metodologia appresa.
Il corso di laurea di primo livello offerto da UniPegaso non solo offre una formazione approfondita delle dinamiche educative, ma permette di seguire le lezioni in maniera flessibile a distanza, secondo i propri ritmi e con la libertà di poter iniziare la frequenza in ogni periodo dell’anno.