Guida su come diventare maestra d’asilo
Chi vuole lavorare con i bambini e seguire in prima persona il loro percorso educativo può valutare l’idea di diventare insegnante di asilo nido o di scuola dell’infanzia, lavorando in istituti pubblici o privati. Il percorso formativo e le possibilità di carriera variano a seconda della strada che si decide di intraprendere. Ecco tutto quello che c’è da sapere su come diventare maestra d’asilo e quali sono le competenze che è necessario avere.
Qual è la formazione richiesta per diventare maestra d’asilo
Normalmente quando si parla di maestra d’asilo ci si può riferire sia a un’insegnante di asilo nido sia a una della scuola dell’infanzia. Anche se si utilizza lo stesso titolo, però, il loro ruolo è diverso, così come i titoli di studio che è necessario possedere per lo svolgimento della professione. Inoltre, i titoli che bisogna possedere variano a seconda che si scelga di lavorare in ambito pubblico o privato.
Chi vuole diventare maestra d’asilo e lavorare nella scuola dell’infanzia pubblica deve necessariamente possedere una laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM-85 bis) oppure un titolo considerato equivalente (come il diploma magistrale conseguito prima dell’anno scolastico 2001/2002 o un titolo conseguito all’estero e con lo stesso valore legale). In più, deve sostenere e superare il concorso pubblico, ordinario o straordinario. Nell’attesa di sostenere il concorso, chi aspira a diventare maestra d’asilo ed è in possesso dei titoli di studio richiesti può inviare la MAD (la messa a disposizione) alle scuole in cui desidera lavorare.
Oltre che alle scuole dell’infanzia pubbliche, la MAD può essere inviata anche alle scuole dell’infanzia paritarie, cioè scuole dell’infanzia gestite da privati ma che svolgono un servizio pubblico e sono inserite all’interno del sistema scolastico nazionale. Nel caso delle scuole paritarie la messa a disposizione è l’unica modalità disponibile per iniziare a lavorare, dal momento che non sono previste assunzioni tramite concorsi e graduatorie.
Chi vuole lavorare in un asilo nido, invece, può seguire diverse strade. Nel caso degli asili nido pubblici è richiesta la laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione, con specializzazione in servizi per l’infanzia. Nel caso degli asili nido privati, invece, non è richiesta necessariamente la laurea, ma si può acquisire il titolo di educatore anche frequentando un corso di formazione organizzato da un ente riconosciuto, come un comune o una regione.
Qualsiasi sia il percorso che si sceglie di compiere, è essenziale lo svolgimento di un periodo di tirocinio, durante il quale si possono mettere alla prova le competenze teoriche acquisite e ci si può misurare sul campo con le difficoltà che derivano dal lavorare con dei bambini molto piccoli.
Le competenze richieste per diventare maestra d’asilo
Il lavoro di maestra d’asilo, per bambini fino a 3 anni o per bambini dai 3 ai 6 anni, è molto delicato e richiede competenze trasversali, legate non solo alla didattica. Oltre a possedere una serie di competenze approfondite in ambito pedagogico, psicologico e didattico, il profilo ideale per ricoprire il ruolo di maestra d’asilo dovrebbe essere dotato anche di empatia, di capacità di risolvere i conflitti e di negoziare, capacità d’ascolto e creatività.
Uno strumento molto importante per chi lavora come maestra d’asilo è il gioco. È attraverso il gioco, infatti, che i bambini imparano a relazionarsi con i coetanei, a sviluppare le proprie abilità e che scoprono cose nuove.
Complessivamente, tutte queste competenze permettono alle maestre d’asilo di gestire le attività didattiche in tutti i loro diversi aspetti e favorire lo sviluppo dei bambini dal punto di vista cognitivo, sociale e psicologico.
Le opportunità di carriera per chi vuole diventare maestra d’asilo
Le opportunità di carriera esistenti per chi vuole diventare maestra d’asilo dipendono essenzialmente dal tipo di titolo di studio in proprio possesso. La laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria è quella che offre in assoluto più sbocchi di tutte le altre.
Con la laurea della classe LM 85-bis, infatti, si può lavorare nelle scuole dell’infanzia sia in ambito pubblico sia in ambito privato e si ha già l’abilitazione per l’accesso al concorso.
Le opportunità di carriera sono invece più limitate per chi non ha questo titolo di studio. In questo caso, infatti, la strada che porta a insegnare nelle scuole per l’infanzia pubbliche e paritarie è preclusa. Rimane invece la possibilità di lavorare negli asili nido e nei centri per l’infanzia, purché si abbia un titolo adeguato e rispondente a quello richiesto volta per volta.
Chi vorrebbe lavorare nel mondo dell’infanzia iniziando come educatore, per poter lavorare negli asili nido pubblici e privati, può considerare l’idea di iscriversi al corso di laurea di primo livello in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19), per poi proseguire con il corso magistrale in Scienze Pedagogiche (LM-85). Entrambi i corsi sono proposti dall’Università telematica UniPegaso e possono essere frequentati a distanza, in maniera flessibile. Non c’è alcun obbligo di frequenza e si possono seguire le lezioni in qualunque momento, compatibilmente con i propri impegni.