Requisiti e percorsi per diventare insegnante di scuola superiore
Negli ultimi anni le modalità di accesso alla carriera di docente sono state riviste più volte, a causa del succedersi di diverse riforme che hanno definito nuove regole per diventare insegnante. In questa guida vedremo qual è il percorso formativo migliore e, in particolare, quale laurea serve per insegnare alle superiori e come muoversi dopo aver concluso l’università.
Requisiti e laurea per insegnare alle superiori
Per poter diventare professore delle superiori e lavorare nella scuola secondaria di secondo grado è necessario rispettare dei requisiti formali e avere una serie di competenze non strettamente legate al proprio percorso formativo.
Il requisito più importante da rispettare per poter ambire a un posto da insegnante di ruolo alle superiori è essere in possesso di una laurea magistrale (o di un titolo equivalente) che dia accesso a una classe di concorso. Per sapere quali sono i titoli che permettono di diventare insegnante e per quali cattedre si può concorrere si può consultare la tabella predisposta dal MIUR.
Le competenze da possedere per poter insegnare alle superiori vanno al di là del possesso di un determinato titolo di studio. Affinché l’esperienza di insegnamento sia positiva tanto per chi è dietro alla cattedra quanto per gli alunni, è infatti necessario che il docente mostri passione per la propria materia, che riesca a suscitare curiosità e interesse e che abbia buone doti relazionali ed empatiche.
Come diventare insegnante: quali sono i percorsi disponibili
Si può insegnare alle scuole superiori come docenti di ruolo oppure come supplenti. Nel primo caso si è insegnanti a tempo indeterminato, mentre nel secondo caso si lavora per un periodo di tempo limitato, andando a sostituire gli insegnanti di ruolo momentaneamente assenti.
L’iter da seguire e i requisiti da rispettare per i due percorsi variano ed è bene conoscerli dettagliatamente per non commettere errori.
Chi vuole diventare insegnante di ruolo ed è in possesso di un titolo di studio idoneo e dei crediti formativi universitari richiesti dalla legge può partecipare al concorso, secondo i tempi e le modalità definite nel bando ministeriale.
A partire dal 2025, per insegnare alle superiori è necessario acquisire 60 CFU in ambito psicologico, pedagogico, antropologico e didattico. In precedenza, i crediti richiesti erano 24, ma con l’entrata in vigore del DL n. 36/2022 le regole sono state modificate.
Il concorso è organizzato in una prova preselettiva (non sempre necessaria), in un test scritto e in una prova orale. Una volta superato il concorso si entra in graduatoria e si viene chiamati a insegnare in una o più classi.
Il primo anno di insegnamento è considerato come un periodo di prova. L’insegnante è seguito da un tutor, che monitora le attività, e deve partecipare a incontri e attività formative aggiuntive. Se al termine del periodo di prova si supera l’esame finale e il proprio lavoro viene giudicato positivamente dal dirigente scolastico si ottiene l’abilitazione all’insegnamento e si diventa insegnanti di ruolo a tutti gli effetti.
Supplente
In alternativa, si può insegnare come supplenti. In questo caso è necessario essere iscritti alle graduatorie di istituto, a cui i dirigenti scolastici fanno riferimento in caso di carenza di insegnanti. Possono iscriversi alle graduatorie di istituto sia gli insegnanti abilitati sia quelli che non hanno l’abilitazione ma sono in possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione al concorso.
C’è un’ulteriore strada per poter insegnare alle superiori ed è quella della messa a disposizione (MAD). Questa modalità viene presa in considerazione per reclutare docenti supplenti nel caso in cui le graduatorie di istituto siano esaurite. Sostanzialmente, la MAD è associabile a un curriculum che l’aspirante docente consegna alla scuola. In caso di necessità, i dirigenti scolastici possono incaricare i candidati di svolgere una supplenza, anche se non si rispettano i requisiti formali richiesti per diventare insegnante di ruolo alle superiori. Ciò vuol dire, ad esempio, che si può inviare la MAD anche se si ha una laurea triennale.
Insegnante di sostegno
Si può insegnare alle superiori anche come insegnanti di sostegno. Questa particolare categoria di docenti è prevista nelle classi in cui sono presenti alunni con bisogni educativi speciali e ha il compito di supportare non solo gli alunni con disabilità, ma di lavorare con tutta la classe per favorire la coesione tra alunni e la costruzione di un ambiente collaborativo e produttivo per tutti.
Per diventare insegnante di sostegno di ruolo è necessario avere una laurea magistrale, aver frequentato il TFA Sostegno e aver superato il concorso per il sostegno. Chi ha l’abilitazione al sostegno ma non ha partecipato al concorso oppure chi ha inviato la MAD Sostegno può invece ricevere incarichi come insegnante supplente.
Insegnante tecnico-pratico (ITP)
La laurea per insegnare alle superiori è comunque sempre richiesta, con l’unica eccezione degli insegnanti di materie tecnico-pratiche e degli aspiranti insegnanti che hanno conseguito il diploma magistrale o quello socio-psico-pedagogico prima dell’anno scolastico 2001-2002.
Chi vuole lavorare come insegnante tecnico-pratico (ITP) deve essere in possesso di un diploma abilitante, cioè un diploma di maturità tecnica o professionale oppure un diploma di alta formazione musicale, artistica e coreutica. Essendo considerati titoli abilitanti, questi diplomi consentono l’accesso al concorso per diventare insegnante.
Consigli utili per chi vuole insegnare alle superiori
Lavorare nei licei, negli istituti tecnici o in quelli professionali può essere fonte di grande soddisfazione. Il lavoro di insegnante è allo stesso tempo delicato e arricchente: confrontarsi quotidianamente con i ragazzi permette infatti di trasmettere conoscenze che potranno essere utili nel loro percorso di crescita e di avere un punto di vista sempre nuovo sul mondo.
Per chi desidera lavorare nel mondo della scuola la cosa più importante da fare è investire in un buon percorso di formazione universitaria. Quando si valuta a quale corso iscriversi è bene verificare che il corso di laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico consenta l’accesso a una classe di concorso per l’insegnamento.
È bene poi tenere sott’occhio le ultime novità normative, per verificare se ci sono cambiamenti nei requisiti richiesti per poter insegnare nella scuola superiore. Inoltre, chi vuole diventare insegnante dovrebbe monitorare il sito del MIUR per conoscere le date dei prossimi concorsi.