Guida su come diventare un personal trainer
Per chi desidera lavorare nell’ambito dello sport e del fitness, la professione di personal trainer è una delle più interessanti in assoluto. Questa figura può lavorare sia come dipendente sia come libero professionista e ha interessanti prospettive di carriera. In questa guida vedremo nel dettaglio come diventare personal trainer, concentrandoci in particolare sulle competenze che è necessario possedere e sui percorsi di formazione che si possono intraprendere.
Per fare il personal trainer serve la laurea?
Uno dei primi interrogativi che ci si pone se si vuole lavorare come allenatore riguarda il percorso di formazione da seguire. Per diventare personal trainer le possibilità sono essenzialmente due:
Seguire un corso di formazione proposto da un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI;
Frequentare un corso di laurea triennale in Scienze Motorie (classe L-22), essere in possesso di un diploma ISEF oppure di un titolo equivalente conseguito in Italia o all’estero.
Anche se entrambi i percorsi di formazione permettono di ottenere lo stesso risultato, cioè di ricoprire il ruolo di personal trainer, le possibilità di carriera e le competenze che permettono di ottenere sono diverse.
In linea generale, possiamo dire che i corsi di formazione hanno un taglio professionalizzante, mentre i corsi universitari forniscono un bagaglio di conoscenze più ampio e variegato. Di conseguenza, cambiano anche le possibilità lavorative: se con un corso di formazione si può svolgere solo l’attività di personal trainer o istruttore sportivo, con una laurea triennale in Scienze Motorie si può lavorare sia come istruttore o allenatore sia ricoprire ruoli manageriali o dirigenziali in centri ed enti sportivi.
A cambiare sono, naturalmente, anche i programmi formativi seguiti. I corsi professionali hanno una durata variabile, che può andare da un minimo di un fine settimana a oltre 100 ore di formazione, e bilanciano teoria e pratica, mentre i corsi universitari di primo livello hanno una durata di tre anni e richiedono l’acquisizione di 180 CFU, attraverso il sostenimento di esami teorici e di tirocini.
Quali competenze bisogna avere per diventare personal trainer
A prescindere dal percorso formativo che si è scelto di seguire, per diventare personal trainer è necessario possedere diverse competenze teoriche e tecniche.
Il personal trainer, essenzialmente, segue i propri clienti e cura il loro piano di allenamento, preoccupandosi di definire l’insieme di esercizi più adeguati al raggiungimento degli obiettivi che ci si è dati e tenuto conto della condizione psico-fisica di ogni cliente.
Nel lavoro quotidiano, quindi, il personal trainer deve saper analizzare la condizione individuale delle persone che segue, capire quali sono le necessità da soddisfare attraverso il movimento e l’attività sportiva e definire un piano di allenamento adeguato. Una volta avviato il lavoro, poi, deve essere in grado di aggiustare il programma e calibrarlo sulla base dei cambiamenti avvenuti.
Un buon personal trainer, dunque, dovrebbe avere conoscenze tecniche approfondite in ambito anatomico, biomeccanico e fisiologico, ma anche in ambito nutrizionale e riabilitativo. Idealmente, dovrebbe conoscere anche i principi di psicologia dello sport, essere una persona empatica e in grado di motivare le persone. Oltre ad avere un buon bagaglio di conoscenze tecniche, perciò, è importante avere anche ottime doti comunicative e relazionali.
A completare il profilo del perfetto personal trainer è anche la capacità di rapportarsi con altre figure professionali e lavorare insieme a loro per migliorare il benessere psico-fisico delle persone. Un buon personal trainer, ad esempio, dovrebbe essere in grado di lavorare in concerto con medici, nutrizionisti e fisioterapisti, occupandosi dello stato di salute generale delle persone che segue.
Grazie a questo insieme di competenze, un personal trainer può svolgere con successo il suo lavoro rapportandosi a persone di ogni età e definendo un programma di allenamento individuale o rivolgendosi a gruppi più o meno ampi.
Le opportunità di carriera per chi vuole diventare personal trainer
Anche se, quando si immagina la figura del personal trainer, si pensa immediatamente a un lavoro svolto in palestra, questo non è il solo luogo nel quale si può lavorare con questa qualifica professionale. Chi ha frequentato un corso di formazione riconosciuto come personal trainer, infatti, può lavorare all’interno di centri fitness e centri benessere, ma anche ricoprire il ruolo di allenatore in villaggi turistici e centri sportivi, oppure lavorare come professionista indipendente.
Le opportunità lavorative si moltiplicano, poi, per chi ha una laurea in Scienze Motorie. Con un titolo triennale è possibile lavorare anche all’interno di circoli e società sportive e, tramite la messa a disposizione, ci si può candidare per svolgere delle supplenze nelle scuole pubbliche.
Con un titolo triennale si può anche decidere di approfondire la propria formazione e proseguire gli studi frequentando un corso magistrale oppure un master di primo livello. Scegliere di formarsi in un’università telematica come UniPegaso è doppiamente vantaggioso: oltre a ottenere una formazione di qualità e riconosciuta dal MIUR, si può frequentare il corso scelto secondo i propri ritmi, senza vincoli di orario e senza dover frequentare le lezioni dal vivo. Ciò vuol dire che si possono seguire i corsi online e si può studiare anche mentre si lavora come personal trainer. Per chi ha già un lavoro la formazione digitale rappresenta dunque una preziosa opportunità per ampliare le proprie conoscenze e per migliorare sempre di più le proprie competenze.
Chi lavora già come personal trainer e ha una laurea di primo livello potrebbe ad esempio considerare l’idea di conseguire la laurea magistrale in Management dello Sport e delle Attività Motorie, oppure frequentare il master in Management e Marketing Sportivo. Questi percorsi di studio permettono di acquisire conoscenze approfondite nell’ambito dell’allenamento e della pratica sportiva con competenze avanzate in ambito economico-legale, offrendo l’opportunità di ricoprire più ruoli all’interno di strutture sportive di vario genere.