Unipegaso+Harvard: i master per affrontare il nuovo mondo del lavoro digitale
La società cambia radicalmente quando hanno luogo delle rivoluzioni. La storia ne è piena: quelle politiche, militari, economiche e scientifiche.
L’invenzione del digitale ha assunto la stessa importanza delle vecchie rivoluzioni industriali, cambiando di fatto la società e modellando un nuovo concetto di mercato.
Che cosa è successo?
La produzione vera e propria è sempre più lasciata alle macchine e, anno dopo anno, l’economia gira attorno alla risorsa più importante e “umana” che ci sia: la conoscenza.
Che cosa è cambiato con la Rivoluzione Digitale?
Davvero possiamo riferirci all’avvento del digitale come a una rivoluzione scientifica?
Basta guardare alle innovazioni che ha introdotto. La nuova economia della conoscenza, infatti, è stata resa possibile solo con le innovazioni digitali che hanno permesso un’enorme accelerazione della condivisione del sapere.
Prima del digitale, infatti, la conoscenza era trasmessa in pochi spazi e in contesti chiusi, il che delimitava fortemente l’espansione del sapere e ne bloccava la crescita.
I metodi tradizionali, che hanno sempre funzionato così bene in una società di massa basata sull’analogico, hanno mostrato i propri limiti quando si sono trovati di fronte la necessità di condividere enormi quantità di informazioni.
In un mondo globalizzato, queste informazioni sono necessarie per formare e istruire una società che richiede professionisti e specialisti capaci di andare incontro alle esigenze della nuova economia.
Infatti l’avvento del digitale ha creato nuove opportunità per il mercato internazionale, dal primario al terziario avanzato. E queste opportunità hanno dato vita a bisogni nuovi dal punto di vista professionale.
Pensa a cosa accadde durante le rivoluzioni industriali.
Al tempo nacquero dei mestieri che potessero soddisfare i bisogni del nuovo sistema produttivo, come gli ingegneri e i tecnici in grado di progettare e costruire nuove macchine alimentate dal vapore o dai combustibili fossili.
Queste branche del sapere furono estremamente utili con l’arrivo della rivoluzione scientifica che, di fatto, creò una nuova economia e un nuovo mercato del lavoro.
Allo stesso modo con il digitale, oggi sono nate nuove professioni accessibili solo a chi è capace di comprendere l’utilità della tecnologia in una società che gira attorno alle innovazioni portate dalla condivisione della conoscenza.
Chi sono i nuovi professionisti dell’era digitale?
Nuova era, nuovi mestieri, quindi?
Basta pensare al fatto che, al sorgere della moderna società interconnessa diventò necessaria la continua manutenzione delle infrastrutture di rete che rendono possibile la connessione.
Per questo motivo, i tecnici delle reti, sia pubbliche che aziendali, divennero indispensabili.
E adesso? Ora che ci troviamo nell’età d’oro del digitale, quali opportunità ci sono? E quali rischi?
Ad esempio, oggi le multinazionali e le grandi aziende hanno acquisito un’importanza sempre maggiore e possono assumere un ruolo diverso da quello della mera entità commerciale.
Alcune aziende di caratura internazionale si sono rese conto della loro capacità di entrare nel dibattito culturale e addirittura di incoraggiarlo e influenzarlo affinchè sia proficuo per la comunità.
Sono diventate delle figure di riferimento per dei valori socialmente accettati, come l’uguaglianza, la tolleranza e l’unità.
A questo punto, le aziende hanno capito di aver bisogno di portare al loro interno persone capaci di curare la loro immagine nei confronti del pubblico e delle istituzioni.
Il risultato è che la comunicazione d’impresa (non solo quella pubblicitaria) è diventata una vera e propria scienza.
Adesso far nascere un confronto sano su temi di attualità così come valorizzare l’immagine di un brand è diventato un lavoro da affidare a dei professionisti ben formati.
Ovviamente questa posizione ha investito le imprese di un ruolo di assoluta responsabilità nei confronti dell’intera società nella quale vivono.
Per questo motivo, devono assicurarsi di essere sempre in grado di partecipare al dibattito attuale con una produzione culturale adeguata al loro pubblico e alle sue aspettative.
Ad esempio, riconoscendo il problema dell’inquinamento mondiale, sono nate le nuove branche della circular e green economy.
Queste discipline sono nate per adattare i processi produttivi aziendali alle necessità di un mondo del consumo che avverte il peso di questo problema e vede le aziende sotto una nuova luce.
Aspetta un momento, però! La corporate responsibility non si ferma al solo processo produttivo green.
La responsabilità, oltre che ambientale, è anche sociale. Quindi ecco che nascono le nuove figure di ingegneri gestionali e specialisti delle risorse umane attenti a queste necessità.
Un altro bisogno che si è palesato è stato quello di trovare nuovi specialisti in grado di aggiornare le modalità di lavoro degli stabilimenti produttivi sfruttando le opportunità del digitale.
Questi sistemi di produzione devono essere progettati da nuovi ingegneri specializzati nell’ideazione di flussi di lavoro innovativi e più performanti modellati sui nuovi standard tecnologici.
Non solo opportunità, però.
Ci sono anche i rischi legati all’introduzione dei sistemi digitali. Al fine di proteggere database di privati e aziende dalle nuove minacce informatiche, le figure professionali relative alla cybersecurity si stanno moltiplicando.
Più avanza la tecnologia digitale, più le minacce si fanno sofisticate e più gli specialisti devono essere formati per progettare sistemi di sicurezza avanzati in grado di bloccarle.
E tutte queste nuove necessità hanno in comune un requisito.
Una conoscenza specialistica del problema da risolvere. È per questo, infatti, che il sapere è così importante in quella che oggi chiamiamo “economia della conoscenza”.
Per far fronte a questa enorme mole di competenze da applicare a tutti gli ambiti del lavoro, il sistema educativo nazionale e internazionale si è dovuto adattare, canonizzando delle conoscenze che prima non erano codificate.
Quindi sono nati indirizzi scolastici, corsi di laurea e formazione accademica ad hoc per formare queste nuove figure professionali con le competenze adeguate per posizionarsi nel nuovo mercato del lavoro.
Unipegaso e Harvard: due università con una visione in comune
Preparare le nuove generazioni di menti ai cambiamenti della società all’interno del panorama professionale è una sfida che ha un fascino irresistibile.
Grazie alla sua naturale tendenza a guardare al futuro, Unipegaso si pone con successo quest’obiettivo fin dalla sua nascita.
In un sistema economico in continua evoluzione, il mondo del lavoro cambia ed è perennemente alla ricerca di nuovi specialisti e figure professionali che Unipegaso riesce a formare da anni.
Questi sono i risultati di continui studi sulle innovazioni introdotte dall’economia della conoscenza e sugli effetti che hanno avuto sulla società.
Una visione che si sposa facilmente con quella di un’altra prestigiosa istituzione nel mondo della formazione universitaria internazionale: Harvard.
Con la sua antica tradizione accademica, Harvard è rimasta nel tempo come un’eccellenza a livello mondiale nel settore della formazione con le sue continue analisi e ricerche.
Harvard ha profetizzato i cambiamenti in tutti gli ambiti del business internazionale, offrendo una sinossi completa e puntuale delle evoluzioni dell’economia mondiale.
Nel 1994 nacque la Harvard Business Review (HBR), il magazine ufficiale di Harvard dedicato al mondo del lavoro.
È questa comunione di intenti che ha portato Unipegaso a ottenere la collaborazione di HBR per la creazione dei nuovi corsi di specializzazione in ambito digitale.
In questo modo sono nati i master di alta formazione specialistica di Unipegaso in collaborazione con HBR fortemente orientati al digitale.
Dai nuovi professionisti nella comunicazione aziendale ai manager dell’industria 4.0, dagli specialisti della cybersecurity ai dirigenti della green economy, i corsi in tandem con Harvard sono pensati per rispondere alle nuove necessità del mercato globale.
Con l’aiuto di HBR, Unipegaso ha codificato il sapere digitale per il pubblico della formazione italiana, offrendo la possibilità di formarsi per occupare le nuove posizioni degli specialisti del domani.
Erogati nell’innovativa modalità e-learning (ecco perchè è molto di più del semplice studio online), al momento i master di formazione per le specializzazioni digitali HBR sono cinque.
Se sei curioso di sapere quali sono, puoi cliccare qui e scoprire tutti i dettagli.