Analisi dello stipendio medio dei laureati in Italia
Nel processo di scelta della facoltà universitaria uno dei parametri più importanti da tenere in considerazione è quello relativo ai possibili guadagni ottenibili una volta iniziata la propria carriera professionale. La situazione degli stipendi medi dei laureati è molto variegata e la cifra che si può guadagnare risente molto sia del tipo di titolo conseguito sia del tipo di facoltà. Ecco una guida agli stipendi medi e un focus sulle lauree più pagate.
Quanto guadagnano i laureati in Italia
I laureati in Italia hanno stipendi mediamente più alti rispetto ai non laureati, ma le differenze tra le diverse categorie sono notevoli.
Secondo i dati raccolti nel corso del 2022 da Almalaurea su circa 670.000 studenti di 78 atenei italiani e presentati nella XXV Indagine sulla condizione occupazionale dei laureati, emerge che lo stipendio medio a un anno dalla laurea è pari a 1.332 euro per chi ha una laurea triennale e di 1.366 euro per chi ha una laurea di secondo livello.
La situazione migliora con il passare degli anni: a tre anni dalla laurea in media si guadagnano 1.535 euro se si ha una laurea triennale e 1.544 euro se si ha una laurea magistrale. A cinque anni dalla laurea i guadagni aumentano ancora e si attestano a 1.635 euro e a 1.697 euro, rispettivamente, per la laurea triennale e per la magistrale.
Anche se i dati italiani sono in miglioramento in termini assoluti rispetto agli anni scorsi, rimangono comunque inferiori rispetto alla media europea. Secondo l’Osservatorio sul capitale umano di Mercer, infatti, nel 2021 gli stipendi medi dei laureati italiani non arrivavano a 30.000 euro annui, contro i 35.000 euro della Francia, i quasi 40.000 euro dei Paesi Bassi e gli oltre 52.000 euro della Germania. Con quasi 75.000 euro annui, pari a oltre due volte lo stipendio italiano, la Svizzera si posiziona al primo posto in classifica tra i Paesi europei in cui la laurea rende di più.
I fattori che influenzano maggiormente i guadagni dei laureati
Il livello degli stipendi medi dei laureati italiani è molto variabile e i fattori che incidono sui guadagni sono diversi. Innanzitutto, bisogna considerare che i guadagni medi tengono conto del grado di specializzazione raggiunto. Generalmente, si guadagna meno con una laurea triennale che non con una laurea magistrale o con un master o un titolo post-laurea.
La facoltà frequentata è l’aspetto che in assoluto influenza di più i guadagni. Ci sono infatti facoltà che permettono di accedere a professioni che offrono stipendi più alti della media, come ingegneria o informatica, e facoltà che hanno stipendi più bassi, come ad esempio quelle legate all’arte e al design e alcuni corsi in ambito umanistico.
Quando si parla di stipendi medi bisognerebbe tener conto anche di come gli stipendi evolvono nel corso del tempo sulla base dell’anzianità di carriera. Ci sono infatti professionisti che guadagnano poco nei primi anni di carriera, come gli avvocati e i medici, ma che poi arrivano a guadagnare cifre importanti man mano che acquisiscono esperienza.
Se si prendono in considerazione gli stipendi medi a un anno dalla laurea si nota come lo scarto negli stipendi di donne e uomini è in media di 70 euro, mentre è di circa 100 euro tra gli stipendi di chi vive al nord rispetto a quelli di chi vive al sud e di poco più di 50 euro tra gli stipendi del nord e quelli del centro.
Quali sono le lauree più pagate?
Le facoltà più interessanti sul piano dei guadagni si confermano anche i corsi di laurea più richiesti, cioè quelle di ambito medico-sanitario, economico, informatico e ITC, farmaceutico e dell’ingegneria industriale e dell’informazione.
A cinque anni dalla laurea un laureato in informatica con un titolo triennale guadagna in media oltre 1.900 euro, mentre se ha un titolo magistrale ne guadagna oltre 2.000 euro. Chi ha una laurea in ingegneria industriale e dell’informazione può contare su stipendi medi compresi tra 1.800 e 2.000 euro circa, mentre chi ha una laurea in economia guadagna tra i 1.600 e i 1.800 euro, a seconda che abbia un titolo di primo o di secondo livello.
I laureati in ambito medico-sanitario e farmaceutico arrivano alla laurea solo dopo aver frequentato un corso magistrale a ciclo unico. In questo caso gli stipendi medi variano tra i 1.500 e i 1.600 euro a un anno dalla laurea e si attestano attorno ai 1.700 euro a cinque anni dalla laurea, con interessanti prospettive di aumento dei guadagni nel corso degli anni.
All’inizio della carriera, invece, gli stipendi sono inferiori alla media italiana (che per il 2024 secondo l’ISTAT è di 1.600 euro al mese) per chi ha una laurea in ambito giuridico, linguistico, umanistico ed educativo. Gli stipendi più bassi sono quelli dei laureati in psicologia, che con un titolo magistrale non arrivano a 1.000 euro al mese.
Prima di scegliere il proprio percorso universitario vale la pena verificare quali sono le prospettive di guadagno dei titoli di studio che si stanno prendendo in considerazione e valutare i diversi sbocchi professionali dei corsi di laurea.
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