Comprendere la laurea di primo livello: significato e differenze
La laurea di primo livello è stata introdotta in Italia con la riforma “3+2”, che ha rivoluzionato i percorsi formativi universitari introducendo un sistema basato su lauree triennali e lauree magistrali. In questo articolo vedremo in dettaglio cosa si intende quando si parla di laurea di primo livello e quali sono le differenze tra questo titolo e quello riconosciuto da altri corsi universitari.
Cos’è la laurea di primo livello e cosa bisogna sapere
La laurea di primo livello rappresenta il primo gradino della formazione universitaria. I corsi sono di durata triennale e prevedono l’acquisizione di 180 CFU. Durante i tre anni di corso si possono sostenere fino a 20 esami e, al termine, è necessario sostenere una prova finale, che può consistere nella redazione di una tesi, di una relazione di tirocinio o di un’altra prova definita dall’ateneo. Con il superamento della prova finale si acquisisce il titolo di dottore.
La laurea triennale attesta il possesso di conoscenze di base in uno specifico ambito disciplinare e la soddisfazione degli obiettivi formativi definiti dal Ministero.
Per poter accedere a un corso di laurea di primo livello è necessario essere in possesso di un diploma rilasciato da un istituto scolastico italiano o di un titolo equivalente conseguito all’estero. A partire dall’anno accademico 2022/2023 è stata introdotta la possibilità di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea diversi. Chi vuole iscriversi a due corsi di primo livello può farlo a condizione che gli esami da sostenere siano diversi per almeno due terzi.
Alcuni corsi di laurea di primo livello sono a numero programmato (numero chiuso): ciò vuol dire che l’accesso al corso è possibile solo fino al raggiungimento di un determinato numero di iscritti. Sono a numero programmato, ad esempio, i corsi di laurea in ambito sanitario e quelli in architettura. In altri casi le singole università possono prevedere un limite al numero di iscritti a determinati corsi.
Se stai pensando di iscriverti all’università per conseguire la laurea di primo livello ma hai dubbi sulla tua preparazione, verifica se l’ateneo organizza dei test di ammissione. Queste prove non precludono la possibilità di iscriversi, ma servono per valutare il possesso delle conoscenze di base necessarie per affrontare il corso universitario. Nel caso in cui dal test dovessero emergere delle lacune, allo studente potrebbero essere assegnati dei debiti formativi, da recuperare entro la fine del primo anno attraverso delle attività aggiuntive rispetto a quelle originariamente previste dal piano di studi.
Sulla base di come è organizzato l’ateneo, la didattica può essere svolta in presenza oppure in modalità telematica. All’interno dell’offerta formativa dell’Università Digitale UniPegaso, ad esempio, puoi scegliere tra svariati corsi che permettono di conseguire una laurea di primo livello.
Cosa permette di fare la laurea di primo livello
Con la laurea di primo livello e la qualifica di dottore è possibile:
proseguire il proprio percorso di studi, iscrivendosi a un corso di laurea di secondo livello, a un master di primo livello o a un corso di specializzazione;
partecipare a uno dei concorsi pubblici che riconoscono la laurea triennale come titolo di partecipazione;
iscriversi alla sezione B degli albi professionali;
entrare nel mondo del lavoro.
Dal momento che la laurea triennale fornisce conoscenze di base, molti studenti scelgono di proseguire il loro percorso di formazione, decidendo di iscriversi a un corso professionalizzante. A seconda dei propri obiettivi, si può optare per un corso di laurea magistrale, che ha durata biennale, un master di primo livello, la cui durata è di almeno un anno, o un corso di specializzazione, di durata almeno biennale.
Alcuni corsi di primo livello, come quelli conseguiti in ambito sanitario, permettono anche di accedere a concorsi pubblici.
Chi invece ha frequentato un corso di laurea di primo livello che permette lo svolgimento di una professione per la quale è prevista l’iscrizione a un albo una volta conseguito il titolo può iscriversi alla sezione B dell’albo.
Anche se la laurea triennale non fornisce una preparazione approfondita, ciò non impedisce di trovare un lavoro nel settore di proprio interesse. I titoli rilasciati da diversi corsi di primo livello sono molto richiesti sul mercato del lavoro e, prima di decidere a quale facoltà iscriversi, può essere utile dare un’occhiata alle statistiche più aggiornate, in modo da sapere quali sono le lauree di primo livello più spendibili e quant’è lo stipendio mensile a cui si può ambire.
Qual è la differenza tra laurea di primo livello e di secondo livello
Il percorso universitario italiano è organizzato in:
corsi di laurea di primo livello, che richiedono l’acquisizione di 180 CFU e hanno una durata triennale;
corsi di laurea di secondo livello, che richiedono l’acquisizione di 120 CFU e hanno durata biennale;
corsi di laurea a ciclo unico, che hanno una durata pari a 5 o 6 anni e prevedono l’acquisizione di 300 o di 360 CFU.
Le differenze tra laurea di primo livello e laurea di secondo livello stanno sia nella durata del corso sia nel numero di crediti formativi che è necessario conseguire. Inoltre, bisogna considerare che la laurea di secondo livello prevede un maggiore grado di approfondimento delle materie studiate.
Le lauree di primo e di secondo livello differiscono anche per le cose che è possibile fare una volta conseguito il titolo. Il possesso di una laurea di secondo livello, che attribuisce il titolo di dottore magistrale, è indispensabile per potersi iscrivere a un master di secondo livello o a una Scuola di dottorato, ad esempio, ma anche per partecipare a diversi concorsi pubblici.