Il ruolo dell'insegnante di sostegno nell'educazione inclusiva
Il ruolo dell'insegnante di sostegno nell'educazione inclusiva
L'insegnante di sostegno è un professionista che svolge un ruolo fondamentale nell'assistenza agli studenti con disabilità fisiche o psichiche. Questo lavoro, tuttavia, non si limita al solo supporto individuale, ma si estende all'intera classe, promuovendo l'integrazione e l'inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Non parliamo soltanto di un ruolo didattico, perché l'insegnante di sostegno interagisce con i suoi studenti anche su un piano affettivo e relazionale, diventando un punto di riferimento fondamentale nel loro percorso di crescita.
Inoltre, questa figura lavora in stretta collaborazione con gli altri docenti e partecipa attivamente ai consigli di classe e alle assemblee con i genitori per sviluppare un percorso educativo inclusivo che rispetti le esigenze di tutti gli studenti.
In questo articolo conosceremo il ruolo dell'insegnante di sostegno nell'educazione inclusiva, scoprendo le competenze richieste, le sfide e le opportunità di questa importante professione.
Chi è e cosa fa l'insegnante di sostegno?
L'insegnante di sostegno è un professionista che si occupa di aiutare quegli studenti con disabilità che hanno particolari difficoltà nell'apprendimento.
Tra i compiti fondamentali di questa figura, utili a garantire il benessere e il progresso educativo dei suoi alunni, l'incoraggiamento continuo riveste un ruolo di primaria importanza, così come la promozione della socialità e dell'apprendimento.
Il suo lavoro è anche quello di preparare attività e lezioni specifiche, adatte alle caratteristiche e alle necessità dei suoi studenti, con un occhio di riguardo verso l'inclusione e l'interazione con il resto della classe. Questa particolare pianificazione, che comprende anche la scelta dei compiti da svolgere a casa, viene effettuata tenendo conto dei loro profili psico-fisici, attraverso la redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Le competenze fondamentali dell'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegno deve possedere una serie di competenze che vanno ben oltre la conoscenza della materia. Certo, una solida formazione nell'ambito pedagogico e della didattica speciale è un prerequisito imprescindibile, così come la capacità di adattare le lezioni e le attività al livello psico-fisico dei suoi alunni. Ma non basta: qualità morali come il tatto, l'empatia, la sensibilità e la pazienza sono altrettanto importanti, così come il possedere delle ottime doti comunicative, fondamentali per interagire efficacemente con studenti, colleghi, genitori e operatori dei servizi sociali e sanitari.
L'interdisciplinarietà nella formazione, le competenze teorico-pratiche nel campo della pedagogia e della didattica speciale, e le competenze psico-pedagogiche sulle tipologie delle disabilità sono tutte caratteristiche essenziali per chi desidera intraprendere la professione di insegnante di sostegno.
Ma come si diventa insegnanti di sostegno?
Come diventare un insegnante di sostegno
Il percorso per diventare un insegnante di sostegno inizia con il conseguimento di un diploma di laurea, preferibilmente in ambito pedagogico o psicologico.Successivamente, è necessario partecipare ad alcuni corsi specifici che riguardano la pedagogia e il settore psicologico.Una fase importante di questo percorso è la partecipazione al TFA (Tirocinio Formativo Attivo), un programma che permette di acquisire alcune competenze specifiche.
I requisiti per accedere al TFA sono:
Per la scuola primaria:
La laurea in Scienze della formazione primaria;
Il diploma di liceo magistrale (conseguito entro l'a.s. 2001/02) o un titolo di studio analogo conseguito all'estero.
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado:
L'abilitazione o la laurea magistrale, più 24 CFU previsti nelle discipline socio-psico-pedagogiche;
La laurea e tre anni di servizio accumulati nei cinque anni precedenti;
Un diploma per insegnanti tecnico pratici che dà accesso alla classe di concorso.
Chi invece non possiede l'abilitazione e non ha partecipato al TFA, può diventare insegnante di sostegno come supplente attraverso la MAD (Messa A Disposizione), una candidatura spontanea online che può essere presentata a tutte le scuole del nostro Paese.
TFA (Tirocinio Formativo Attivo)
Come abbiamo appena visto, il TFA rappresenta un passaggio fondamentale per chi aspira a diventare insegnante di sostegno. Questo percorso di specializzazione, che variain base al grado di scuola scelto (Scuola per l'Infanzia e Primaria, Scuola Secondaria di Primo o Secondo Grado), consiste nel superare una serie di prove stabilite dalle singoleuniversità. Un elemento chiave del TFA è il tirocinio, che deve essere svolto all'interno di una classe e prevede il sostegno di un bambino con difficoltà psichiche o motorie.
Questa esperienza pratica permette all'aspirante insegnante di sostegno di affinare le proprie competenze e di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il suo percorso distudi.
Stipendio dell'insegnante di sostegno
Lo stipendio di un insegnante di sostegno è determinato dalla scuola in cui si lavora e dagli anni di esperienza maturati. Il sistema di retribuzione prevede scaglioni entro i quali la retribuzione cresce man mano che si acquisiscono più anni di servizio. In generale, lo stipendio di un insegnante di sostegno può variare dai 1.100 ai 1.800 euro al mese.
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