Guida su come diventare notaio in Italia
La professione di notaio è una delle più prestigiose e ambite nel nostro Paese e ogni anno sono migliaia le persone che concorrono per conquistare il sigillo, ma come si diventa notaio?
Chi sta pensando di intraprendere questa carriera dovrebbe sapere fin da subito che bisogna affrontare un percorso complesso, molto lungo e che mette alla prova i candidati non solo dal punto di vista delle loro conoscenze.
Se ti piacerebbe svolgere questa professione o semplicemente vuoi soddisfare una tua curiosità, abbiamo messo a punto una guida su come diventare notaio in Italia, chiarendo quali sono i requisiti da rispettare e qual è il percorso da compiere per riuscire a ottenere questo titolo.
Quali sono i requisiti da rispettare per diventare notaio
Sulla carta i requisiti da rispettare per diventare notaio non sembrano particolarmente stringenti. Bisogna, infatti:
essere cittadini italiani o di un altro Paese dell’UE;
aver compiuto almeno 21 anni;
avere una laurea in Giurisprudenza o equipollente rilasciata da un’università italiana o di un altro istituto riconosciuto;
aver completato il periodo di praticantato;
avere moralità e condotta incensurate;
non aver ricevuto condanne penali definitive per delitti non colposi che prevedono una pena minima di 6 mesi.
Chi possiede tutti questi requisiti può partecipare al concorso, che dovrebbe essere bandito ogni anno e che permette di conquistare uno dei posti di notaio vacanti in Italia.
Il praticantato per diventare notaio
Il requisito che merita più attenzione è quello che fa riferimento al praticantato. Per poter diventare notaio è necessario fare pratica, per almeno 18 mesi, in uno studio notarile. All’inizio del praticantato bisogna iscriversi all’apposito albo dei praticanti, tenuto dall’Ordine dei Notai.
Il periodo di praticantato può anche non essere continuativo, ma va comunque terminato entro 30 mesi dall’iscrizione all’albo dei praticanti.
Chi intende partecipare al concorso per diventare notaio può iniziare la pratica in uno studio notarile già nell’ultimo anno di università, completando i primi 6 mesi di praticantato durante il proprio periodo di studi.La durata del praticantato viene ridotta da 18 a 8 mesi per i funzionari giudiziari in servizio da almeno un anno e per gli avvocati. Per queste categorie di aspiranti notai il periodo di praticantato deve essere continuativo.
Come funziona il concorso per diventare notaio
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e aver completato il praticantato si può affrontare quello che è lo scoglio più duro per chiunque si stia formando per diventare avvocato: il concorso.
Il concorso si tiene a Roma, presso il Ministero di Giustizia, e dovrebbe essere bandito una volta all’anno, ma a volte capita che abbia durata biennale.Il concorso è molto articolato e selettivo: si compone di tre prove scritte e di tre prove orali e mette a dura prova i candidati. Si può partecipare al concorso, consegnando la prova scritta, solo per un massimo di 5 volte.
Chi intende partecipare al concorso deve considerare che, di recente, è stato rimosso il limite massimo di età che era stabilito dalla legge. Fino al 2021 potevano partecipare al concorso soltanto le persone che non avevano ancora compiuto i 50 anni di età. Con la sentenza del 3 giugno 2021 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea questo limite è stato rimosso, dal momento che la corte UE lo ha giudicato contrario alle normative europee.
Le prove scritte del concorso notarile
I candidati che vogliono concorrere per uno dei posti di notaio disponibili devono sostenere tre diverse prove scritte, in tre giorni consecutivi.
Le tre prove scritte servono a valutare la preparazione teorica e pratica dei candidati e riguardano:
un atto di ultima volontà (mortis causa);
un tema di diritto commerciale (inter vivos);
un tema di diritto societario.
Durante le prove scritte è necessario simulare la redazione di un atto e fornire una spiegazione teorica delle scelte fatte, oltre a motivare la propria decisione, sottolineando le richieste della traccia su cui si è intervenuti e quelle che non possono essere accolte perché contrarie alle previsioni di legge.A valutare la preparazione degli aspiranti notai è una commissione presieduta da un giudice della Corte di Cassazione e composta da:
un magistrato idoneo alla nomina alla Corte di Cassazione, che svolge la funzione di vice presidente;
7 magistrati;
6 professori universitari in ambito giuridico, scelti tra professori ordinari e associati;
9 notai che abbiano almeno 10 anni di esperienza.
I membri della commissione, oltre ad avere il compito di correggere le prove scritte presentate dai candidati e di valutare le prove orali, devono anche definire le tracce di concorso, a partire dagli argomenti che vengono estratti il primo giorno di concorso.
Per ogni prova scritta i candidati hanno un massimo di 8 ore a disposizione per completare il lavoro.Per superare la prova è necessario ottenere un punteggio minimo di 35 punti sui 50 massimi a disposizione per ogni scritto. La soglia minima per superare la prova scritta del concorso è dunque di 105 punti su 150.
Dal momento che a partecipare ai concorsi per la professione notarile sono migliaia di candidati, i tempi necessari per la correzione e per la valutazione sono necessari svariati mesi per la valutazione di tutti gli scritti.
Come funziona la prova orale
Sono ammessi all’esame orale soltanto i candidati che hanno superato gli scritti. Anche in questo caso l’esame è articolato in tre parti. I temi affrontati durante il colloquio vertono su:
diritto civile e commerciale;
diritto tributario, con una particolare attenzione in merito ai tributi di interesse notarile;
ordinamento del notariato e archivi notarili.
Rispetto agli scritti, l’orale è considerato più facilmente superabile e solo raramente i candidati passati all’orale vengono bocciati.Anche le prove orali si svolgono a Roma, nella sede del Ministero della Giustizia, secondo le date comunicate dal Ministero. In particolare, chi si è qualificato all’orale riceve una nota di convocazione che contiene tutte le informazioni relative al luogo, al giorno e all’ora in cui si svolgerà il colloquio.
Come si viene nominati notai
Chi supera sia le prove scritte sia quelle orali risulta vincitore del concorso e viene assegnato a una sede notarile vacante. I vincitori potranno scegliere a quale sede venire assegnati, sulla base della propria posizione in graduatoria. La nomina diventa effettiva con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’apposito Decreto Ministeriale.
I nuovi notai hanno 3 mesi di tempo per aprire uno studio nel luogo a cui sono stati assegnati.
Una volta assunto ufficialmente il ruolo, nella sua quotidianità il notaio svolge le funzioni di pubblico ufficiale che gli spettano. In particolare, ha il compito di ricevere e di attribuire “pubblica fede” agli atti tra vivi e a quelli di ultima volontà. Ciò vuol dire che deve stabilire la legalità e la veridicità degli atti che redige o che riceve, che una volta approvati assumono valore di prova legale.
La presenza di un notaio che accerti la legalità del contratto è richiesta, ad esempio, nelle compravendite immobiliari, per la costituzione e la modifica delle società, per la stipula di mutui, per i testamenti e le successioni ereditarie.
I notai sono liberi professionisti a cui lo Stato ha assegnato in esclusiva alcune funzioni pubbliche. Il numero dei notai viene definito dal Ministero della Giustizia con apposito decreto e la legge stabilisce che ci sia un notaio ogni 5.000 abitanti.
Consigli utili per chi vuole diventare notaio
Il percorso che porta a diventare notaio è lungo e molto impegnativo. In media, tra laurea, praticantato e tempo necessario alla preparazione del concorso, servono almeno 10 anni di formazione prima di poter iniziare a lavorare.
Chi intende provare a concorrere per un posto da notaio dovrebbe perciò valutare bene la convenienza di questa scelta e considerare eventualmente possibilità di carriera alternative.
Il consiglio migliore che si possa dare a chi non vuole rinunciare la proprio sogno nel cassetto di diventare notaio è di investire in un percorso formativo di ottimo livello, come quello offerto dall’Università Digitale Pegaso.
Il primo passo da compiere per diventare notai in Italia è frequentare il corso di laurea in Giurisprudenzae conseguire la laurea. Dopo la laurea, si possono rafforzare le proprie competenze anche frequentando la Scuola di specializzazione per le professioni legali, di durata biennale e in grado di fornire utili strumenti per chi intende intraprendere una professione in ambito legale, notariato compreso.