Guida su come diventare insegnante di sostegno
Accanto agli insegnanti di ruolo, tanto nella scuola dell’infanzia e nella primaria quanto nelle scuole secondarie, c’è un’altra figura che svolge un ruolo centrale nel percorso di formazione della classe: l’insegnante di sostegno.
In questa guida vedremo come diventare insegnante di sostegno, quali sono i requisiti da rispettare, qual è il percorso formativo migliore per arrivare a questo traguardo e qual è lo stipendio medio di questi professionisti.
Qual è il percorso da fare per diventare insegnante di sostegno
Si può diventare insegnanti di sostegno in diversi modi.
Innanzitutto, bisogna distinguere tra gli insegnanti di sostegno di ruolo, che sono coloro che hanno vinto l’apposito concorso, e chi invece è supplente, convocato a seguito dell’iscrizione in II fascia (perché in possesso dell’abilitazione all’insegnamento) o in III fascia (a seguito alla presentazione della MAD, la Messa a Disposizione).
In questo articolo ci concentreremo in particolare sui requisiti previsti per diventare insegnante di sostegno di ruolo.
I passaggi da compiere sono simili a quelli previsti per diventare insegnanti, con una differenza fondamentale relativa alla fase di abilitazione per l’insegnamento.
Chi vuole diventare insegnante di sostegno deve:
essere in possesso di una laurea o di un altro titolo che autorizza all’insegnamento;
aver acquisito l’abilitazione al sostegno, attraverso la frequentazione del cosiddetto TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sostegno;
aver superato il concorso.
I titoli richiesti per poter diventare insegnante sono diversi a seconda che si voglia lavorare nelle scuole primaria o dell’infanzia oppure negli istituti di istruzione secondari.
Quali sono i titoli richiesti per diventare insegnante di sostegno
Per la scuola dell’infanzia e primaria è necessario avere una laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria oppure un diploma, conseguito prima dell’anno scolastico 2001-2002, di Scuola magistrale oppure di Liceo socio-psico-pedagogico.Per insegnare in un istituto secondario di primo o di secondo grado, invece, è necessario avere una laurea di secondo livello o a ciclo unico o un titolo equipollente oppure un diploma tecnico-pratico.
Tutto quello che c’è da sapere sul TFA sostegno
Il TFA sostegno è il corso della durata di almeno 8 mesi che consente di acquisire l’abilitazione a diventare insegnante di sostegno.
Si tratta di un corso universitario, a cui si accede a seguito di una prova pre-selettiva, che permette di acquisire competenze multidisciplinari.
Attraverso la frequenza di corsi, laboratori e prove pratiche, gli aspiranti insegnanti acquisiscono una solida preparazione psico-pedagogica e apprendono gli elementi fondamentali della didattica.
Chi ha svolto almeno 3 anni di insegnamento negli ultimi 5 anni o è in possesso della laurea in Scienze della formazione primaria o di un altro titolo abilitante all’insegnamento nella scuola primaria o dell’infanzia può accedere al TFA sostegno di diritto, senza dover sostenere la prova pre-selettiva.
Sono esonerati dalla prova preselettiva del TFA sostegno anche gli aspiranti insegnanti abilitati all’insegnamento a seguito del conseguimento dei 24 CFU in ambito pedagogico e psicologico richiesti dalla normativa (a partire dal 2025 saranno necessari 30 CFU).
Come funziona il concorso per insegnanti di sostegno
Il concorso per diventare insegnante di sostegno di ruolo viene bandito a livello nazionale e viene organizzato su base regionale.L’esame si compone di una prova scritta, che consiste nel dover rispondere a 50 domande a scelta multipla, e di una prova orale.
Di cosa si occupa l’insegnante di sostegno
Si ricorre alla figura dell’insegnante di sostegno se in classe ci sono uno o più alunni con disabilità che presentano esigenze formative particolari. Affinché sia possibile arricchire il corpo docente di una classe con un professionista specializzato in sostegno è necessario che la disabilità (fisica, sensoriale o psichica) sia stata riconosciuta da una commissione medica ai sensi della legge n.104/1992.
Non bisogna però commettere l’errore di pensare che l’insegnante di sostegno sia “a uso esclusivo” dell’alunno con disabilità, perché il compito di questo insegnante è quello di lavorare, in concerto con gli altri docenti della classe, per creare un clima collaborativo che favorisca l’inclusione degli alunni con disabilità.L’insegnante di sostegno elabora, insieme agli altri docenti e tenendo conto dei pareri dei medici che seguono lo studente con disabilità, un Piano Educativo Individualizzato (PEI), che contiene gli obiettivi didattici che ci si prefigge di centrare nel corso dell’anno scolastico.
La funzione dell’insegnante di sostegno è dunque importante per il benessere e per la formazione di tutti gli studenti della classe.
Quale percorso formativo scegliere se si vuole diventare insegnante di sostegno
Il percorso formativo da intraprendere se si desidera diventare insegnante di sostegno dipende dal tipo di scuola nella quale si vuole insegnare. Chi desidera lavorare a stretto contatto con i bambini può iscriversi al corso di laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis), che al momento è l’unico corso abilitante all’insegnamento nelle scuole primaria e dell’infanzia.
Chi vuole insegnare nella scuola secondaria può iscriversi a un qualsiasi corso di laurea, anche scegliendo di frequentare un’università telematica. Nell’offerta formativa di UniPegaso, ad esempio, trovi tanti corsi triennali, magistrali e a ciclo unico.
Bisogna sempre tenere presente, però, che per poter insegnare, bisognerà integrare il proprio percorso formativo con un corso di abilitazione.