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UniversitàInsegnare con una laurea triennale: possibilità e requisiti
Lunedì 20 Mag, 2024

Insegnare con una laurea triennale: possibilità e requisiti

I requisiti richiesti per diventare insegnante cambiano spesso e le recenti riforme dellaprofessione hanno modificato le regole da seguire per poter ambire a lavorare nel mondodella scuola. Anche se il possesso della laurea magistrale è tra i requisiti di base per poterdiventare insegnante di ruolo, la buona notizia è che in alcuni casi si può insegnare anchecon la laurea triennale: in questa guida vedremo quando è possibile e come fare.

Quando si può insegnare con la laurea triennale?

Chi ha concluso un percorso di studi di primo livello e vuole lavorare nel mondodell’insegnamento ha diverse opportunità a propria disposizione.

Se l’obiettivo è quello di insegnare nelle scuole pubbliche, l’unica soluzione è quella dicandidarsi per ricoprire l’incarico di supplente. Ciò è possibile solo per un periodo di tempolimitato, pari al massimo a 12 mesi, e solo nel caso in cui non ci siano altri insegnantiabilitati disponibili e iscritti in graduatoria.

Anche se non ci sono lauree triennali abilitanti all’insegnamento, alcuni titoli di studiopermettono comunque di lavorare in ambito formativo. Con una laurea triennale inScienze dell’Educazione e della Formazione (classe di laurea L-19), ad esempio, si puòlavorare come educatori negli asili nido e occuparsi di bambini nella fascia di età 0-3 anni.

In alternativa, con un qualsiasi titolo triennale si può insegnare in enti di formazioneprivati oppure si può lavorare come insegnanti privati, dando lezioni individuali o digruppo, in presenza oppure online.

Come insegnare nelle scuole pubbliche con la laurea triennale

Il percorso che porta a diventare insegnante nelle scuole pubbliche italiane èpiuttosto lungo e tortuoso. Per poter conquistare la cattedra, sia nelle scuole primarie siain quelle secondarie, l’iter prevede di aver conseguito la laurea magistrale (oppure avereuna laurea specialistica, del vecchio ordinamento o un altro titolo equivalente), in alcunicasi ottenere dei crediti formativi aggiuntivi sostenendo degli esami universitari checertifichino il possesso di competenze in ambito didattico e psico-pedagogico e poi superareun concorso pubblico.

Data questa premessa, la strada per l’insegnamento sembrerebbe del tutto preclusa a chiha soltanto una laurea triennale. Fortunatamente, c’è uno spiraglio che permette dilavorare nel mondo della scuola anche a chi ha conseguito solo un titolo di primo livello.

Chi desidera insegnare con la laurea triennale può infatti presentare alla scuola lacosiddetta messa a disposizione (MAD): si tratta di una candidatura spontanea chepuò essere consegnata a diversi istituti di un’unica provincia e che può essere presa inconsiderazione dai dirigenti scolastici quando c’è bisogno di insegnanti supplenti, dopol’esaurimento delle graduatorie di istituto.

Come funziona la messa a disposizione con la laurea triennale

Attraverso la messa a disposizione gli aspiranti insegnanti si candidano a ricoprirel’incarico di supplente. Le scuole ricorrono a questa soluzione in caso di carenza diinsegnanti e per coprire cattedre momentaneamente vacanti, nel caso in cui non ci siadisponibilità di insegnanti di ruolo o di docenti abilitati.

Per presentare la MAD alle scuole primarie e secondarie non bisogna rispettare i classicirequisiti richiesti per poter partecipare ai concorsi pubblici indetti per la ricerca diinsegnanti. Ciò vuol dire che si può insegnare nelle scuole pubbliche anche con unalaurea triennale.

Una volta scelte le scuole presso le quali ci si vuole candidare, è sufficiente consegnarela MAD alla segreteria scolastica. Nel documento dovranno essere indicati:

  • i propri dati anagrafici

  • il titolo di studio conseguito

  • le eventuali esperienze di insegnamento pregresse

  • la classe di concorso per la quale ci si candida all’insegnamento. Dal momento chele lauree triennali non consentono l’accesso diretto a nessuna classe di concorso,andranno indicate una o più classi affini a quella della propria laurea triennale.

Oltre alla MAD con la quale ci si rende disponibili all’insegnamento di una delle materieaffini al proprio titolo di studio, si può consegnare anche la cosiddetta MAD sostegno,grazie alla quale è possibile ricoprire il ruolo di insegnanti di sostegno in caso di necessitàdegli istituti scolastici, e la MAD Recuperi Estivi, con la quale ci si rende disponibili ainsegnare nei corsi estivi organizzati dalle scuole.

Le regole da seguire per la predisposizione e la consegna di queste versioni della messa adisposizione sono le stesse già previste per la MAD per l’insegnamento: la candidatura vaconsegnata a una o più scuole di una sola provincia e vanno indicate le stesse informazionigià viste in precedenza. In sostanza, la MAD somiglia a un curriculum vitae e contienei propri dati anagrafici, l’indicazione del proprio titolo di studio e un riepilogo delleesperienze professionali utili.

Tutti gli incarichi svolti grazie alla messa a disposizione permettono di acquisirepunteggio utile per migliorare la propria posizione in graduatoria e aumentare così lechance di lavoro futuro. Il numero di punti guadagnati dipende dalla durata dell’incarico edalla classe di concorso per la quale si svolge l’incarico (è dimezzato, ad esempio, se siviene convocati per una classe di concorso diversa rispetto a quella legata al proprio titolodi studio).Anche se sulla carta con la laurea triennale è possibile insegnare, non è comunque dettoche si riesca a essere chiamati per una supplenza. Le possibilità di essere convocati per lafirma del contratto per la supplenza dipendono dalle esigenze specifiche della scuola,dal numero di insegnanti disponibili iscritti in graduatoria e dal numero di MAD che la scuolaha ricevuto. Nell’analizzare le domande, i dirigenti scolastici valutano infatti le esperienzee le competenze di chi si è candidato e chi ha un titolo magistrale avrà la priorità rispetto a chi ha solo un titolo triennale.

Per aumentare le possibilità di convocazione, può essere utile acquisire competenzeaggiuntive, conseguendo ad esempio un titolo di specializzazione oppure frequentandoi corsi che permettono di conseguire i CFU aggiuntivi richiesti per l’insegnamento.

La MAD è anche una buona soluzione per chi ha già il titolo triennale e vuole iniziare alavorare mentre sta continuando gli studi frequentando un corso di laurea magistrale.In questo caso la soluzione più flessibile è scegliere un corso di secondo livello offerto da un’università telematica come UniPegaso. Potendo frequentare le lezioni anche di sera o nei fine settimana, si può migliorare la propria formazione mentre si lavora.