Guida su come diventare insegnante: requisiti, percorsi e consigli
- Qual è il quadro normativo di riferimento per diventare insegnanti
- Cosa serve per diventare insegnante nelle scuole dell’infanzia e primaria
- Cosa serve per diventare insegnante nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado
- Quali sono i percorsi alternativi per diventare insegnante
- I nostri consigli per chi vuole diventare insegnante
Se il tuo sogno nel cassetto è quello di diventare insegnante, sappi che puoi arrivare a svolgere questa professione in diversi modi. I percorsi da intraprendere sono infatti diversi, a seconda che tu voglia lavorare nelle scuole dell’infanzia e nella primaria oppure che preferisca lavorare nelle scuole secondarie di primo o di secondo grado.
Il processo che porta a conquistare la cattedra è diverso anche se aspiri a diventare insegnante di ruolo, se punti ad avere una supplenza a tempo determinato o se stai pensando di diventare insegnante di sostegno e aiutare gli studenti con speciali esigenze didattiche.
Per tutte le persone che si stanno chiedendo come diventare insegnante, abbiamo messo a punto una guida completa che spiega quali sono i requisiti da rispettare per diventare docente, tenuto conto degli ultimi interventi legislativi che hanno introdotto delle novità rilevanti.
Qual è il quadro normativo di riferimento per diventare insegnanti
Nell’arco degli ultimi anni le regole che definiscono l’accesso alla professione di insegnante sono cambiate diverse volte, introducendo requisiti sempre più stringenti e modificando più volte i percorsi formativi da intraprendere. Prima di scendere nel dettaglio nella trattazione per scoprire come diventare docente, vale la pena chiarire quali sono le norme a cui bisogna fare riferimento.
Gli interventi normativi più rilevanti che hanno riformato il processo di accesso alla professione di insegnante sono la Legge n.107/2015, emanata in attuazione del Decreto Legislativo n. 59/2017, che ha introdotto la riforma della cosiddetta “Buona Scuola”, la Legge di Bilancio 2019, il Decreto Legge n.36/2022, a cui fa seguito la Legge di conversione n.79/2022 e, ultimo provvedimento in ordine di tempo, la Legge n.75/2023.
L’insieme di queste norme ha ridefinito i requisiti che bisogna rispettare per poter insegnare nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, e ha cercato di armonizzare i percorsi per l’insegnamento.
Vediamo nel dettaglio quali sono le regole da seguire per poter diventare insegnante nelle diverse tipologie di scuola. In questa guida ci concentreremo sull’insegnamento nelle scuole pubbliche italiane, ma ricordiamo a chi desidera insegnare che può prendere in considerazione anche l’idea di insegnare in una scuola privata oppure in una scuola online.
Cosa serve per diventare insegnante nelle scuole dell’infanzia e primaria
Per poter diventare insegnante di ruolo in una scuola dell’infanzia o in una scuola primaria (elementari) è necessario:
avere un titolo abilitante all’insegnamento;
superare il concorso;
sostenere una prova in servizio di un anno.
Sono considerati titoli abilitanti all’insegnamento nelle scuole primaria e dell’infanzia la laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (classe LM-85bis), il diploma dell’Istituto o della scuola magistrale e il diploma di Liceo socio-psico-pedagogico conseguiti prima dell’anno scolastico 2001-2002.
Le persone che possiedono uno di questi titoli possono accedere di diritto ai concorsi, che dovranno essere organizzati annualmente su base regionale o interregionale. Chi risulta vincitore del concorso per poter acquisire il titolo di insegnante di ruolo dovrà superare la prova in servizio.
La prova in servizio dura un anno, prevede che si presti servizio per almeno 180 giorni (di cui almeno 120 giorni di insegnamento) e che si superi una prova finale, corredata da una valutazione del dirigente scolastico. Con il superamento della prova in servizio c’è la conferma in ruolo. Ciò implica il vincolo di permanenza nella sede di assegnazione, per un periodo complessivo di almeno 3 anni.
Cosa serve per diventare insegnante nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado
I requisiti richiesti per diventare professore di ruolo nella scuola media o superiore sono in parte diversi rispetto a quelli richiesti per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia o nella primaria.
In particolare, cambiano i requisiti riguardanti il possesso di un titolo di studio idoneo all’insegnamento e all’abilitazione alla professione di insegnante. Sintetizzando, i requisiti da rispettare per diventare professore di ruolo alle medie o alle superiori sono 4:
avere un titolo di studio che permette l’accesso all’insegnamento;
acquisire l’abilitazione all’insegnamento;
superare il concorso;
superare la prova in servizio.
Quali sono i titoli di studio per l’accesso all’insegnamento
Per poter diventare insegnanti di ruolo nelle scuole medie e nelle scuole superiori è necessario, per prima cosa, aver conseguito uno dei seguenti titoli di studio:
una laurea del vecchio ordinamento;
una laurea magistrale o specialistica;
un diploma accademico di II livello;
un diploma di conservatorio;
un diploma dell’Accademia di Belle Arti (secondo il vecchio ordinamento);
solo per gli insegnamenti tecnico-pratici, un diploma di scuola superiore.
Come si ottiene l’abilitazione all’insegnamento
La novità più importante introdotta dai recenti interventi di riforma delle modalità di accesso alla professione di insegnante in Italia riguarda le regole da rispettare per poter ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
A seguito della riforma introdotta dal Decreto Legge n.79/2022, attualmente per avere l’abilitazione è necessario frequentare un corso universitario apposito, che rilascia 60 CFU (Crediti Formativi Universitari, o CFA, Crediti Formativi Accademici).
La frequenza di questi corsi universitari è obbligatoria ed è prevista l’acquisizione di almeno 10 CFU in area pedagogica e almeno 20 CFU tramite tirocinio. La normativa stabilisce che la quota di tirocinio attivo debba essere pari ad almeno 10 CFU, equivalenti ad almeno 120 ore di insegnamento. Prima che venisse approvato il DL n.79/2022 per l’abilitazione all’insegnamento era richiesta l’acquisizione di 24 CFU, tramite la frequenza di corsi in ambito psicologico, antropologico, pedagogico e didattico.
Chi ha già acquisito l’abilitazione all’insegnamento ottenendo questi 24 CFU può partecipare ai concorsi indetti fino al 31 dicembre 2024, nel cosiddetto periodo transitorio. A partire dal 2025 (salvo ulteriori interventi legislativi) saranno considerati abilitati ad accedere ai concorsi per l’ingresso in ruolo solo le persone in possesso di un titolo idoneo e dei 60 CFU aggiuntivi richiesti dalla legge.
Cosa sapere sui concorsi e sull’anno di prova
In merito ai concorsi e alla prova in servizio le regole sono le stesse già viste per chi vuole diventare insegnante di scuola dell’infanzia e primaria. C’è da specificare che ogni persona può scegliere di concorrere in una sola classe di concorso, scegliendo tra quelle a cui il proprio titolo di studio dà accesso. Il concorso, per titoli ed esami, si compone di una prova scritta e di una orale.
Quali sono i percorsi alternativi per diventare insegnante
Superare un concorso pubblico è l’unico modo per diventare insegnanti di ruolo, ma è sempre possibile avere una cattedra come supplente a tempo determinato. In particolare, possono essere nominati insegnanti supplenti gli iscritti alle graduatorie:
di II fascia, che include i nominativi di persone abilitate all’insegnamento ma non di ruolo;
di III fascia, che include le persone che non hanno un’abilitazione all’insegnamento ma che hanno un titolo idoneo alla partecipazione ai concorsi pubblici.
In entrambi i casi le graduatorie hanno durata triennale. Il sistema più rapido per tentare l’avvio della propria carriera di insegnante se non si ha un’abilitazione è inviare la cosiddetta MAD, messa a disposizione, agli istituti scolastici di proprio interesse. Con questo documento si dichiara la propria disponibilità a insegnare presso la scuola, in caso di posti vacanti. Per sapere come inviare la MAD è necessario consultare la documentazione predisposta dalla scuola.
Un’ulteriore opzione da prendere in considerazione è diventare insegnante di sostegno e affiancare gli alunni con disabilità per favorire la loro integrazione all’interno del percorso scolastico. Per poter diventare insegnante di sostegno è necessario possedere:
l’abilitazione all’insegnamento oppure una laurea magistrale e 24 CFU acquisiti in ambito psicologico, antropologico, pedagogico e didattico oppure una laurea magistrale e almeno 3 anni di insegnamento negli ultimi 5;
la specializzazione per il sostegno conseguita con il TFA, il Tirocinio Formativo Attivo;
aver superato il concorso apposito.
In assenza di un concorso, si può diventare insegnanti di sostegno tramite MAD o tramite supplenza a tempo determinato.
I nostri consigli per chi vuole diventare insegnante
Il percorso da intraprendere per poter diventare insegnante, supplente o di ruolo, può essere lungo e richiede parecchio impegno. Oltre a scegliere un percorso universitario in linea con le classi di concorso bandite, è necessario anche frequentare il corso universitario di abilitazione.
La buona notizia è che l’offerta formativa di UniPegaso permette di scegliere tra decine di corsi triennali, magistrali e a ciclo unico appartenenti a diversi ambiti disciplinari che danno accesso a numerose classi di concorso e in più offre la possibilità di seguire il corso di abilitazione all’insegnamento.
In particolare, nel rispetto della normativa vigente, Unipegaso propone corsi abilitanti da 30 CFU. I corsi sono erogati in modalità telematica, ad eccezione delle attività di tirocinio e di laboratorio. Grazie a questi corsi è possibile frequentare le lezioni e acquisire le competenze necessarie a diventare insegnante senza doversi recare in aula, secondo i propri tempi.
Scegliere la formazione telematica è una buona soluzione per chi si sta preparando per sostenere il concorso da insegnante: seguire corsi a distanza permette infatti di ottimizzare i tempi e di accedere a insegnamenti di ottimo livello.