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UniversitàCosa fare dopo la laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche
Martedì 14 Mag, 2024

Cosa fare dopo la laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche

Chi si sta approcciando agli studi in ambito psicologico probabilmente si chiede cosa puòfare un dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche. Questo titolo viene rilasciato achi conclude il percorso triennale e rappresenta il primo passo da compiere per poterdiventare psicologo.

Ma la professione di psicologo non è l’unica possibile per chi ha scelto questo corso dilaurea: Scienze e Tecniche Psicologiche ha sbocchi in tanti diversi ambiti lavorativi. Inquesta guida abbiamo raccolto quelli principali.

Cosa si può fare con la laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche

Il corso in Scienze e Tecniche Psicologiche appartiene alla classe di laurea L-24. Si trattadi un corso di primo livello di durata triennale e, per ottenere il titolo di dottore, ènecessario conseguire 180 CFU.

Il piano di studi include vari insegnamenti, di natura sia teorica sia tecnica, chepermettono di ottenere un ottimo livello di conoscenza del funzionamento del cervello edei comportamenti umani. Il focus del corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologicheè anche verso il mondo della formazione e del lavoro. Ciò fa sì che i laureati in questocorso possano trovare facilmente occupazione all’interno di aziende o come consulentiautonomi.

La laurea triennale in Psicologia permette di occuparsi della promozione del benesseredi individui, gruppi e comunità, di programmare e valutare interventi educativi efficacie di potenziare le risorse possedute da singoli e gruppi e da poter spendere in uncontesto sociale.

Dopo aver concluso il percorso di studi triennale si può decidere di proseguire gli studi,iscrivendosi a un corso di laurea magistrale o a un master o affacciarsi nel mondo dellavoro. Secondo le rilevazioni di Almalaurea oltre l’85% dei laureati triennali sceglie di proseguire con il titolo di secondo livello.

La laurea magistrale offre un ampio ventaglio di possibilità: una volta ottenuto il titolo disecondo livello si può decidere di iscriversi a una scuola di dottorato e iniziare alavorare nell’ambito della ricerca accademica, oppure ci si può iscrivere alla Scuola dispecializzazione in Psicoterapia e seguire il corso di durata quadriennale checonsente di lavorare come psicoterapeuta.

Chi vuole interrompere gli studi dopo la laurea triennale può cercare un’occupazione eapprofittarne per iscriversi alla sezione B dell’albo degli psicologi. Per farlo, ènecessario concludere un tirocinio post-laurea della durata di 500 ore e presentaredomanda, seguendo le indicazioni fornite dall’albo della propria regione.

Grazie a questa iscrizione è possibile eseguire una serie di compiti, alcuni in autonomia ealtri sotto la supervisione di un laureato magistrale iscritto alla sezione A. A seguito della riforma introdotta con la Legge n. 163/2021, la laurea magistrale in Psicologia è considerata un titolo abilitante e, chi ha concluso il tirocinio e la prova pratico-valutativa, può iscriversi all’albo senza dover più sostenere l’esame di Stato.

È anche possibile studiare e lavorare contemporaneamente, grazie alla flessibilitàgarantita dalle università telematiche. Chi vuole proseguire gli studi, ad esempio, puòiscriversi alla magistrale in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni (classe LM-51) e nel frattempo lavorare in enti del terzo settore, associazioni, istituzionipubbliche o aziende private.

Sbocchi lavorativi della laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche

Parlando delle opportunità di carriera dei laureati in Scienze e Tecniche Psicologiche,bisogna specificare che queste sono diverse a seconda che sia stata fatta o menol’iscrizione alla sezione B dell’albo degli psicologi.

Chi risulta iscritto all’albo può infatti ricoprire la figura di dottore in tecnichepsicologiche e fornire servizi alla persona e alla comunità in un contesto pubblico oprivato.

Un settore che offre interessanti prospettive di carriera per chi ha la laurea triennale inScienze e Tecniche Psicologiche è quello dell’assistenza a chi si trova in unacondizione di svantaggio. I dottori con titolo di primo livello possono lavorare, adesempio, all’interno di comunità di recupero, di centri di accoglienza, di comunità per ildisagio minorile, di istituzioni che si occupano di adozione nazionale o internazionale ecosì via.

La laurea triennale consente anche di lavorare in ambito sanitario, all’interno distrutture pubbliche e private. In contesti di questo tipo gli psicologi possono supportarealtre figure professionali e svolgere varie attività, anche sotto la supervisione e ilcoordinamento di un laureato magistrale.

Chi invece non ha fatto l’iscrizione all’albo può comunque trovare lavoro in diversi ambiti.Uno dei contesti in cui è più facile trovare un’occupazione è quello delle risorse umane.Con la laurea triennale della classe L-34 si può diventare responsabili delle risorse umanein azienda, occuparsi della selezione del personale oppure specializzarsi nella gestionedelle carriere.

L’orientamento professionale è un altro campo in cui ci si può muovere con successo.I laureati di primo livello possono supportare studenti, neolaureati e chi ha giàun’occupazione per aiutarli a mettere a fuoco le proprie competenze e aspirazioni e perfacilitare l’individuazione del percorso migliore.

Si può fare un lavoro simile a quello visto nel caso dell’orientamento professionale anchein ambito sportivo. Gli atleti dilettanti o professionisti possono rivolgersi ai dottoritriennali in Scienze e Tecniche Psicologiche per pianificare il proprio lavoro e permigliorare l’efficacia delle proprie azioni.

La laurea triennale è indicata anche per chi vuole lavorare in ambito formativo. Anchese non si può partecipare ai concorsi per diventare insegnante di scuola secondaria (perl’accesso al concorso è infatti richiesta la laurea magistrale), si può comunque collaborarecon enti di formazione e con scuole private. In particolare, la figura dello psicologo puòrivelarsi preziosa per supportare bambini, adolescenti e famiglie in presenza di disturbidel comportamento o dell’apprendimento.