
Come diventare investigatore privato
Nell’immaginario comune l’investigatore privato è un maestro dei travestimenti e dei pedinamenti e va alla ricerca di indizi che possano essere usati, anche in tribunale, a vantaggio della persona che gli ha chiesto di indagare. Anche se tutte queste attività fanno effettivamente parte del lavoro di investigatore, questa figura è molto piùcomplessa e sfaccettata di così. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo: come diventare investigatore privato, in cosa consiste il lavoro e quanto si guadagna.
Cosa fa un investigatore
Un investigatore privato è un professionista autorizzato a svolgere indagini a favore di privati. Essenzialmente, questo professionista può essere chiamato a indagare per raccogliere prove riguardanti:
Questioni personali del cliente, come nel caso di separazioni e divorzi;
Rapporti di lavoro, per accertare l’assenteismo o il mancato rispetto del divieto di non concorrenza;
Potenziali frodi, in ambito assicurativo, fiscale o finanziario;
Attività d’impresa, ad esempio per la tutela di brevetti e proprietà industriali, oppure per la protezione dei dati o della sicurezza informatica.
L’investigatore privato utilizza diverse tecniche per raccogliere informazioni e prove utili ai suoi clienti. Tra le attività più comuni ci sono il monitoraggio dei movimenti di una persona e la raccolta di elementi riguardanti la sua condotta.Un investigatore può anche occuparsi della bonifica ambientale e informatica, cioè della ricerca di eventuali dispositivi di sorveglianza non autorizzati, come microspie, telecamere nascoste o software spia installati su device privati o aziendali.Per raccogliere prove utili alle proprie indagini, gli investigatori privati possono condurre anche colloqui riservati con persone informate sui fatti. Questi colloqui possono servire per raccogliere testimonianze utili o per verificare la credibilità di determinate affermazioni.
Bisogna poi considerare che la rivoluzione tecnologica in atto ha reso la figura dell’investigatore privato sempre più centrale nel mondo aziendale e commerciale. Oltre alle tradizionali attività di indagine, oggi gli investigatori svolgono un ruolo cruciale per mantenere la sicurezza aziendale e per aiutare le imprese a contrastare furti di dati,frodi o uso illecito di informazioni riservate.
L’ambito commerciale offre diversi interessanti sbocchi professionali per chi vuole lavorare come investigatore. Si può infatti lavorare al fianco delle imprese in veste di:
Analista di sicurezza aziendale, facendo indagini ed elaborando piani d’azione pensati per prevenire attacchi informatici e fughe di dati;
Investigatore antifrode, mettendo in campo le proprie competenze specialistiche per individuare comportamenti fraudolenti, sia interni che esterni all’azienda;
Esperto in indagini patrimoniali, lavorando alla raccolta di informazioni utili, specialmente nel contesto delle attività di recupero crediti o in caso di contenziosi legali;
Consulente per la due diligence, per aiutare le aziende e gli investitori a verificare l’affidabilità di partner e collaboratori prima di stipulare accordi commerciali o prima di procedere a fusioni o acquisizioni.
Come abbiamo appena visto, nello svolgimento della sua attività l’investigatore può eseguire diversi tipi di indagini, purché si mantenga entro i limiti fissati dalla legge e nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
L’attività dell’investigatore è disciplinata principalmente da due norme (Fonti: 1, 2):
Il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che definisce i requisiti da rispettare per svolgere quest’attività;
Il Decreto Ministeriale n.269/2010, che ha modificato in alcune parti il testo originario del TULPS aggiornando i requisiti richiesti per diventare investigatori privati e delineando il profilo delle varie figure che si occupano di svolgere indagini.
L’attività di investigazioni private è soggetta alla supervisione della Prefettura ed è richiesto l’adempimento di specifici obblighi, come il possesso di un tesserino identificativo e la tenuta di un registro delle operazioni, in cui annotare le generalità dei clienti, il tipo di operazione svolta, l'onorario e l'esito dell’attività di indagine.
Come diventare investigatore
La figura dell’investigatore privato, ai sensi del DM n. 269/2010, viene distinta tra:
Investigatore titolare di agenzia;
Investigatore dipendente di agenzia.
Per essere titolari di agenzia è necessario avere:
Una laurea almeno triennale in Giurisprudenza, Psicologia a indirizzo forense, Sociologia, Scienze Politiche, Scienze dell'Investigazione ed Economia;
Aver maturato almeno 3 anni di esperienza lavorando in un’agenzia in possesso di licenza da almeno 5 anni e aver ottenuto un attestato rilasciato dal professionista che accerti l’esito positivo della pratica;
Aver seguito i corsi di perfezionamento teorico-pratico organizzati da enti autorizzati;
Avere la fedina penale pulita.
Chi rispetta tutti questi requisiti può richiedere alla prefettura locale il rilascio della licenza per poter stabilire la propria agenzia di investigazioni private. La licenza ha durata triennale e viene rinnovata periodicamente, se l’attività professionale svolta supera i controlli stabiliti dalla normativa (Fonte).
Per lavorare come investigatore dipendente, invece, è necessario:
Avere un diploma;
Aver completato un tirocinio di durata almeno triennale, con un minimo di 80 ore di lavoro al mese, presso un’agenzia in possesso di licenza da almeno 5 anni;
Frequentare i corsi di perfezionamento teorico-pratico organizzati da università o centri autorizzati.
Il tirocinio non è invece previsto per chi ha prestato servizio in Polizia e si è occupato per almeno 5 anni di attività d’indagine. In questo caso si può lavorare come dipendenti in un’agenzia autorizzata senza dover fare ulteriori adempimenti, purché si sia lasciato il servizio senza demerito e da non più di 4 anni.
Oltre ai requisiti di studio e di esperienza, per avere successo come investigatore privato è fondamentale possedere una serie di competenze trasversali. La capacità di analisi è essenziale per interpretare dati e informazioni, mentre una spiccata attenzione ai dettagli aiuta a individuare elementi chiave durante le indagini. Inoltre, un buon investigatore deve avere ottime abilità comunicative, sia per raccogliere informazioniattraverso interviste e colloqui, sia per redigere rapporti chiari e dettagliati.
È importante anche sviluppare un’ottima gestione dello stress, specialmente quando si viene coinvolti in indagini lunghe e complesse. La discrezione e il rispetto della privacy sono altre caratteristiche fondamentali, dal momento che gli investigatori trattano informazioni sensibili che devono essere gestite con la massima riservatezza.
Infine, le competenze informatiche stanno diventando sempre più cruciali: conoscere i software di analisi dei dati, la crittografia e le tecniche che permettono di raccogliere e analizzare le informazioni disponibili da fonti accessibili pubblicamente (le cosiddette tecniche OSINT, Open Source Intelligence) può fornire un vantaggio competitivosignificativo nel campo delle investigazioni moderne.
Come diventare investigatore forense
L’investigatore forense è un professionista esperto nell’analisi delle scene del crimine e nella raccolta di dati e informazioni da usare come elementi di prova nell’ambito di indagini giudiziarie.
Nella sua attività, l’investigatore forense collabora spesso con altre figure professionali, come avvocati, periti di parte o esperti di sicurezza aziendale, per elaborare relazioni e documenti da presentare in tribunale.
Rispetto a un classico investigatore privato, un investigatore forense applica di solito tecniche di indagine avanzate e specialistiche e lavora prevalentemente come consulente. Per svolgere questa professione è consigliabile avere una laurea in ambito giuridico o psicologico e aver frequentato master o corsi post-laurea nel campo delle scienze forensi o della criminologia.
Come diventare investigatore di Polizia
Anche se si parla sempre di investigazioni, il ruolo degli investigatori privati e di Polizia è profondamente diverso.Chi vuole lavorare come investigatore di Polizia deve innanzitutto superare un concorso pubblico ed entrare a far parte del corpo di Polizia e poi seguire dei corsi di specializzazione. In alternativa, si può concorrere per entrare nel corpo della Polizia Scientifica, per il quale è richiesto il possesso di una laurea magistrale in ambito giuridico, ingegneristico, chimico o biologico.
Cosa si deve studiare per diventare investigatore
Per poter lavorare come investigatore privato da dipendente non è necessario possedere un titolo di studio particolare. Se invece si vuole avere una propria agenzia di investigazioni è necessario avere una laurea triennale in materie giuridiche, economiche o psicologiche.
Il corso di laurea di primo livello in Scienze Giuridiche dell’Università Mercatorum permette di acquisire le conoscenze di base necessarie per avviare la propria carriera di investigatore privato. Il piano di studi pensato per il profilo per la Criminologia, l’Investigazione e la Sicurezza, in particolare, include insegnamenti multidisciplinari, che abbracciano un insieme di competenze utili per conoscere il quadro normativo civile e commerciale, le principali tecniche di investigazione e i principali concetti di psicologia e di sociologia.
La modalità di insegnamento telematica permette di dedicarsi alla propria formazione universitaria anche se si ha un lavoro a tempo pieno. Le lezioni sono sempre accessibili tramite la piattaforma di e-Learning dell’ateneo e si possono seguire a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno.
Quanto guadagna un investigatore
I guadagni degli investigatori privati possono variare molto a seconda della propria esperienza, area di specializzazione e della complessità dei compiti svolti. Anche la durata del mandato incide notevolmente sul costo della prestazione: un’indagine che si conclude nel giro di pochi giorni avrà generalmente un costo inferiore rispetto a un’attività che richiede diversi mesi di lavoro e che coinvolge più professionisti.
Stando ai dati raccolti da Jobbydoo, un investigatore privato titolare di agenzia guadagna in media 2.700 euro netti al mese, mentre chi lavora come investigatore da dipendente ha un guadagno medio che si aggira attorno ai 1.500 euro al mese.
FAQ
Cosa fa esattamente un investigatore privato?
L’investigatore privato è un professionista autorizzato che svolge indagini su richiesta di clienti privati o aziende. Si occupa di raccogliere prove in casi di infedeltà coniugale, assenteismo sul lavoro, frodi assicurative, violazioni della privacy e sicurezza aziendale.Può anche eseguire pedinamenti, appostamenti, colloqui riservati e bonifiche ambientali o informatiche.
Quali sono i requisiti per diventare investigatore privato in Italia?
Dipende dal ruolo che si vuole ricoprire. Per diventare titolare di agenzia investigativa servono una laurea triennale, almeno 3 anni di tirocinio, corsi di perfezionamento e fedina penale pulita. Per lavorare come dipendente è sufficiente un diploma, un tirocinio triennale presso un’agenzia autorizzata e la frequenza di corsi teorico-pratici. In entrambi i casi è necessaria l’autorizzazione della Prefettura.
Qual è il percorso di studi consigliato per intraprendere questa carriera?
I percorsi più indicati includono lauree in Giurisprudenza, Psicologia (forense), Sociologia, Scienze Politiche, Scienze dell’Investigazione ed Economia. Per chi punta ad aprire un’agenzia, è obbligatoria una laurea triennale in una di queste aree. Per i dipendenti, invece, basta un diploma, purché accompagnato da tirocinio e formazione specifica.
Quali sono gli sbocchi lavorativi per un investigatore privato?
Oltre all’attività classica di indagine per privati, gli investigatori possono lavorare nel mondo aziendale come analisti di sicurezza, consulenti per la due diligence, esperti antifrode o investigatori forensi. Alcuni scelgono la libera professione, altri lavorano come dipendenti in agenzie specializzate.
Quanto guadagna un investigatore privato?
Lo stipendio varia molto. Secondo i dati di Jobbydoo, un titolare di agenzia investigativa guadagna in media circa 2.700 euro netti al mese, mentre un dipendente percepisce in media 1.500 euro netti mensili. Le cifre possono aumentare con l’esperienza, le specializzazioni e la complessità delle indagini svolte.