Università Guida su come diventare un insegnante di educazione fisica
Lunedì 09 Sett, 2024

Guida su come diventare un insegnante di educazione fisica

L’educazione fisica è uno degli insegnamenti comuni presente in tutti gli indirizzi di studio delle scuole secondarie italiane. Durante le ore dedicate a questa disciplina si acquisiscono conoscenze che vanno al di là della semplice attività fisica. L’etica dello sport, la disciplina, l’impegno e la collaborazione richiesta negli sport di squadra sono infatti concetti estremamente importanti.

In questa guida abbiamo raccolto tutte le informazioni utili su come diventare insegnante di educazione fisica: quali sono le competenze che bisogna possedere, quali titoli di studio bisogna avere e quali sono i passaggi da compiere per poter iniziare a insegnare.

Quali competenze deve avere un professore di educazione fisica

Un insegnante di educazione fisica può lavorare tanto nelle scuole pubbliche quanto nelle scuole private e si occupa dell’insegnamento della teoria e della pratica sportiva. Chi lavora come insegnante di ginnastica deve bilanciare competenze tecniche e relazionali. Oltre ad avere una conoscenza approfondita del corpo umano e dei corretti movimenti da compiere, deve essere anche in grado di coinvolgere gli alunni e di trasmettere loro la passione per lo sport.

Il ruolo dell’insegnante di educazione fisica richiede, da un lato, l’ideazione e l’organizzazione di attività che migliorino le capacità motorie della classe e, dall’altro lato, la valutazione degli effetti benefici del movimento sul piano fisico, sociale e psicologico. Attraverso l’insegnamento di sport individuali o di squadra, l’insegnante può veicolare i valori tipici dello sport ed educare al movimento e all’attività fisica.

La formazione richiesta per insegnare educazione fisica

Come accade per tutte le altre materie scolastiche, per poter insegnare educazione fisica è necessario possedere una laurea magistrale o un titolo equivalente, conseguita in una delle classi di laurea che permettono di accedere alla classe di concorso.

È importante sottolineare che non è quindi possibile insegnare educazione fisica con la laurea triennale e non è riconosciuto nemmeno il diploma ISEF. In entrambi i casi, è necessario integrare il proprio titolo di studio con una laurea magistrale di durata biennale. Fortunatamente, anche chi lavora può completare il percorso universitario scegliendo di frequentare un corso magistrale online.

Per poter insegnare educazione fisica bisogna frequentare:

  • Il corso triennale in Scienze Motorie, classe L-33;

  • Un corso magistrale delle classi LM-47 Gestione dei Servizi per lo Sport e le Attività Motorie, LM-67 Scienze dell’Esercizio Fisico o LM-68 Scienze e Tecnica dello Sport.

Durante il percorso di laurea di primo livello si acquisiscono le competenze di base relative allo studio del corpo umano e dei suoi movimenti. Alle conoscenze teoriche e scientifiche riguardanti gli aspetti biologici e fisiologici del movimento si affiancano anche conoscenze relative agli aspetti sociali e psicologici dell’attività fisica.

La laurea di secondo livello permette di ottenere competenze avanzate e, a seconda dell’indirizzo scelto, consente di concentrarsi maggiormente sugli aspetti biomedici dell’attività sportiva, su quelli psicopedagogici o su quelli economico-giuridici.

Grazie ai corsi dell’Università telematica Pegaso è possibile laurearsi in Scienze Motorie e completare gli studi con la laurea magistrale in Management dello Sport e delle Attività Motorie. La didattica a distanza è la soluzione ideale per chi desidera studiare con i propri tempi e vuole avere la libertà di poter seguire le lezioni in qualsiasi momento.

Quale percorso fare per diventare professore di educazione fisica

Il percorso da compiere da parte di chi aspira a lavorare a scuola insegnando educazione fisica è articolato essenzialmente in tre tappe:

  • Completare un percorso universitario formato da laurea triennale e laurea magistrale;

  • Acquisire i crediti formativi aggiuntivi richiesti per l’insegnamento;

  • Superare il concorso per l’insegnamento.

Chi desidera invece insegnare nelle scuole secondarie può prendere in considerazione anche la Messa A Disposizione (MAD). Tramite questa procedura gli aspiranti insegnanti possono essere chiamati per delle supplenze direttamente dagli istituti scolastici. Anche se la MAD permette di ricevere solo incarichi a tempo determinato, è comunque un buon sistema per iniziare a insegnare, nell’attesa che venga pubblicato un nuovo bando per poter diventare insegnante di ruolo.

Lo stipendio per gli insegnanti di educazione motoria o fisica varia a seconda del tipo di scuola nella quale si insegna e, soprattutto, degli anni di anzianità maturati. Indicativamente, la busta paga mensile è di circa 1.250 euro nei primi anni di insegnamento e può arrivare fino a 1.900 euro per chi è a fine carriera.

Chi ha completato il percorso universitario 3+2 in Scienze Motorie può valutare anche la possibilità di insegnare in una scuola privata. In questo caso l’accesso alla cattedra è subordinato al superamento di un colloquio con il dirigente scolastico. In caso di assunzione, l’insegnante potrà organizzare le proprie attività didattiche in autonomia.