
Come diventare commercialista
Il commercialista è una figura di riferimento sia per i privati sia per le aziende. Se i primi fanno ricorso a questo professionista principalmente per la redazione e la presentazione della dichiarazione dei redditi, i liberi professionisti e le imprese si affidano ai commercialisti per la tenuta della contabilità e per la redazione del bilancio, ma anche per ricevere consulenze strategiche e indicazioni sulla gestione fiscale e amministrativa dell’attività.
Per riuscire a occuparsi di tutte queste attività, è fondamentale che il commercialista abbia una preparazione multidisciplinare che spazia dagli aspetti più tecnici legati alla gestione della contabilità e delle finanze aziendali, fino agli aspetti più strategici relativi allo sviluppo di business plan e alla valutazione della fattibilità dei progetti imprenditoriali.
In questo articolo vedremo qual è il percorso da intraprendere per diventare commercialista, dalla scelta del corso di laurea fino ai diversi step richiesti per poter svolgere la professione.
Quale laurea per diventare commercialista
Per diventare commercialista è necessario seguire un percorso universitario specifico che prevede il conseguimento di una laurea magistrale in una delle seguenti classi (fonte):
LM-77 Scienze economico-aziendali. I corsi di laurea che rientrano in questa classe forniscono una preparazione approfondita in ambito economico, contabile, finanziario e gestionale.
LM-56 Scienze dell'economia. I corsi che appartengono a questa classe di laurea si concentrano maggiormente sullo studio delle varie teorie economiche, della politica fiscale e della micro e macroeconomia.
Chi desidera conseguire un titolo che bilanci questi due approcci può prendere in considerazione il corso magistrale dell'Università Telematica Pegaso in Economia, Digital Data Analysis e Amministrazioni Pubbliche.Il corso si distingue per un approccio multidisciplinare che permette di acquisire competenze spendibili in vari ambiti. Oltre ad appartenere a una delle classi di laurea che danno accesso all’esame di Stato per diventare commercialista, questo corso apre a diverse alternative di carriera: si può lavorare in azienda come esperti dell’analisi dei dati, ad esempio, oppure si può partecipare a concorsi pubblici per concorrere a ruoli gestionali all’interno degli organismi della PA.
Il fatto che le lezioni vengano tenute in modalità telematica è un aspetto importante che caratterizza l’offerta didattica dell’università Pegaso. Grazie a questa modalità di insegnamento, gli studenti possono assistere alle lezioni quando preferiscono e possono consultare le registrazioni e il materiale didattico semplicemente accedendo alla piattaforma di e-Learning dell’ateneo.
Questa flessibilità consente anche a chi sta lavorando o ha impegni personali che impedirebbero di frequentare lezioni in presenza di ottenere un titolo universitario riconosciuto e compiere il primo passo per diventare commercialista.
Quanti anni ci vogliono per diventare commercialista?
La laurea è solo il primo passo del lungo percorso che porta a diventare commercialista.Complessivamente, per arrivare al traguardo finale e poter iniziare a svolgere la professione servono un minimo di 7 anni (ma si può arrivare anche a 9 o 10 anni) da quando ci si iscrive all’università.
Per diventare commercialista bisogna infatti (fonte):
Ottenere un titolo di laurea magistrale. Il meccanismo 3+2 richiede dapprima il conseguimento del titolo triennale di primo livello e poi del titolo magistrale di secondo livello. Per completare questo primo step servono quindi 5 anni, se ci si laurea nei termini;
Completare un tirocinio professionale. Gli aspiranti commercialisti devono svolgere un praticantato di 18 mesi (36 mesi se si vuole diventare revisore legale) presso lo studio di un commercialista iscritto all’albo da almeno 5 anni.Il periodo di praticantato può iniziare anche mentre si è iscritti alla magistrale: di norma, si possono fare fino a 6 mesi di tirocinio già mentre si studia. Chi vuole diventare commercialista può svolgere parte del tirocinio all’estero: anche in questo caso viene riconosciuto al massimo un periodo di 6 mesi.Considerando la durata del periodo di praticantato, al conteggio complessivo del tempo necessario per diventare commercialisti bisogna quindi aggiungere 1,5 anni;
Superare l’esame di Stato. La struttura standard dell’esame prevede il sostenimento di due prove scritte, una prova orale e una prova pratica. Anche se sono previste delle cause di esonero che permettono di bypassare una delle prove scritte e i bandi possono prevedere delle modalità di esame semplificate, si tratta comunque di un esame che va preparato in anticipo. Indicativamente, per prepararsi all’esame si può stimare un periodo di 6-12 mesi. Con questo ulteriore step, si arriva a circa 7 anni.
Quanto è difficile l’esame da commercialista?
L’esame di Stato per diventare commercialista è piuttosto impegnativo e richiede la conoscenza approfondita di varie discipline.
Chi vuole diventare commercialista deve infatti prepararsi a sostenere:
Una prima prova scritta, che testa la conoscenza di una delle materie d’esame, appartenenti all’ambito economico-finanziario (ragioneria generale e applicata, revisione aziendale, tecnica industriale e commerciale, tecnica bancaria, tecnica professionale, finanza aziendale);
Una seconda prova scritta, che testa le conoscenze in ambito giuridico dei candidati (le materie oggetto d’esame sono diritto privato, diritto commerciale, diritto fallimentare, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale, diritto processuale civile);
Una prova orale, che valuta le conoscenze nelle materie prese in considerazione per gli scritti e in altre materie, tra le quali la deontologia professionale e la normativa che interessa la professione;
Una prova pratica, che richiede di svolgere un’esercitazione o la redazione di un atto giuridico in tema tributario.
A partire dal 2020, in risposta alle restrizioni legate alla pandemia, il Miur ha indetto bandi che hanno previsto delle modalità di esame in deroga, prevedendo un numero di prove ridotto. Per il 2024, ad esempio, il bando prevedeva il sostenimento di un’unica prova scritta e di una prova orale.
Solitamente, il bando ministeriale fissa due sessioni d’esame all’anno – a giugno e a novembre – e specifica il numero di prove da sostenere, i requisiti per l’ammissione e i termini entro cui presentare la domanda.
È importante considerare che alcuni candidati sono esonerati dal sostenimento della prima prova scritta. Si tratta di:
Chi risulta già iscritto alla sezione B dell’albo in qualità di esperto contabile;
Chi si è laureato in uno degli atenei convenzionati con l’Ordine, secondo quanto previsto dall’articolo 43 del D.Lgs. n.139/2005;
Differenze tra Dottore Commercialista ed Esperto Contabile
Per poter lavorare come commercialista è obbligatoria l’iscrizione all’albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. L’albo professionale è organizzato in due sezioni:
Sezione A, riservata ai Dottori Commercialisti. Per l’iscrizione è necessario aver conseguito la laurea magistrale, aver completato il tirocinio e aver superato l’esame di Stato;
Sezione B, riservata agli Esperti Contabili. Ci si può iscrivere a questa sezione conseguendo la laurea triennale nelle classi L-18 o L-33 e dopo aver completato il tirocinio di 18 mesi e aver sostenuto un esame di Stato articolato in due prove scritte e una prova orale.
Il percorso da intraprendere per diventare Esperto Contabile o Dottore Commercialista è simile, mentre a cambiare sono competenze e responsabilità.
Mentre il Dottore Commercialista può occuparsi della gestione degli aspetti consulenziali, tributari e societari dei propri clienti, l’Esperto Contabile ha competenze più limitate, dal momento che si occupa prevalentemente di contabilità e bilancio e che non può esercitare alcune attività tipiche del commercialista o può esercitarle con dei limiti, come nel caso delle valutazioni d’azienda, delle attività di amministrazione giudiziaria o del ruolo di sindaco o amministratore di società (fonte).
Quanto guadagna un commercialista
Il guadagno di un commercialista dipende principalmente dall’esperienza maturata, dal numero e dalla tipologia di clienti, dai servizi offerti e, non ultimo, dalla zona in cui si vive.
Secondo i dati di Jobbydoo (fonte), lo stipendio medio è di circa 36.000 euro annui. Per farsi un’idea dei guadagni che è possibile ottenere intraprendendo questa carriera si può prendere in considerazione un range che va dai 25.000 euro di chi debutta sul mercato e gli 85.000 euro annui dei profili senior.
I guadagni variano molto anche a seconda che si parli di commercialisti dipendenti o liberi professionisti. In media, i primi hanno guadagni ridotti rispetto ai secondi.
FAQ
Quale laurea bisogna conseguire per diventare commercialista?
Per diventare commercialista, è necessario conseguire una laurea magistrale in una delle seguenti classi: LM-77 Scienze economico-aziendali o LM-56 Scienze dell'economia. Alcuni corsi di laurea come quello offerto dall'Università Telematica Pegaso offrono un approccio multidisciplinare che consente di ampliare le opportunitàprofessionali.
Quanto tempo ci vuole per diventare commercialista?
Il percorso per diventare commercialista dura mediamente tra i 7 e i 10 anni. Questo comprende la laurea magistrale (5 anni), un periodo di tirocinio professionale di 18 mesi e il superamento dell'esame di Stato, che può richiedere ulteriori 6-12 mesi di preparazione.
Quanto è difficile l’esame di Stato per diventare commercialista?
L’esame di Stato per diventare commercialista è impegnativo e prevede prove scritte, orali e pratiche. I candidati devono dimostrare competenze avanzate in ambito economico-finanziario, giuridico e tributario. La difficoltà dipende anche dalla preparazione specifica, ma esistono modalità semplificate in alcuni casi, come per chi ègià iscritto all’albo degli Esperti Contabili.
Qual è la differenza tra Dottore Commercialista ed Esperto Contabile?
Il Dottore Commercialista ha una formazione più ampia e può occuparsi di consulenze tributarie, societarie e gestire attività più complesse, come valutazioni d'azienda e amministrazione giudiziaria. L’Esperto Contabile, invece, si occupa principalmente di contabilità e bilancio, con responsabilità più limitate rispetto al Dottore Commercialista.
Quanto guadagna un commercialista?
Il guadagno di un commercialista varia molto in base all’esperienza, alla tipologia di clientela e alla zona in cui opera. Mediamente, lo stipendio annuale di un commercialista si aggira intorno ai 36.000 euro, con una fascia che va dai 25.000 euro per i principianti ai 85.000 euro per i professionisti senior. I guadagni tendono a essere maggiori per i commercialisti liberi professionisti rispetto a quelli dipendenti.